Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Orchestra Regionale Toscana ha eletto come suo Vice Presidente Nazzareno Carusi dopo la conferma del suo nome da parte del Consiglio Regionale fra i suoi tre rappresentanti nell’istituzione. 

“Arrivai all’ORT come consigliere sul finire del 2015 – commenta Carusi – e quelli, fino ad ora, sono stati cinque anni intensi, con gli ultimi mesi nei quali ho avuto la delega ad interim della direzione artistica. Mesi complicati dalla pandemia e però affrontati con determinazione e concordia da parte di ciascuno: presidente, consiglieri, dirigenti, personale e, ultimi ma non ultimi, anzi, dai professori dell’orchestra. E proprio a loro, ai musicisti, rinnovo adesso il mio abbraccio più forte, grato, sincero e solidale, come a tutti coloro che di cultura vivono e oggi soffrono; perché nessuno può dimenticare che di cultura si vive e si fa vivere, si lavora e si fa lavorare, si ha dignità se essa c’è e si muore se essa manca. Oggi, questa Vice Presidenza è il dono più bello che la Toscana e Firenze potessero farmi, dopo gli studi di trent’anni fa al Conservatorio Cherubini con Lucia Passaglia”. 

“Sento emozione. Emozione e volontà – prosegue Carusi – La volontà salda di procedere nella strada di studio e di concordia che all’ORT abbiamo sempre percorso ed è stata la bussola nelle difficoltà sopraggiunte improvvise. Poi, sento riconoscenza. Riconoscenza per i professori dell’ORT, per la Fondazione nel suo insieme e per il Consiglio Regionale della Toscana, che mi ha voluto qui di nuovo. Riconoscenza per il presidente della Regione, Eugenio Giani, il sindaco e l’assessore alla Cultura di Firenze, Dario Nardella e Tommaso Sacchi, la neonominata consigliera Maria Luisa Chiofalo e le ex consigliere Francesca Bardelli ed Elisa Burlamacchi, che hanno condiviso con me la consiliatura precedente e da oggi dedicano la loro grande preparazione ad altri incarichi; e riconoscenza per il presidente Maurizio Frittelli, la cui amicizia e la cui stima mi onorano profondamente.

Infine, sento speranza. Speranza, pensando alla vita nazionale degli ultimi mesi e giorni, che questa convergenza di ideali sia di esempio che, in ogni vicenda degli uomini, “concordia parva crescunt, discordia maxima dilabuntur”.