“Apprendiamo con piacere che il terminal crociere di Porto Corsini diventerà “l’home port” della Royal Caribbean, divenendo non più un mero scalo di passaggio, bensì un  punto di imbarco e sbarco delle tratte crocieristiche.

Si prevedono 250 mila passeggeri all’anno: un’ottima opportunità per rilanciare il turismo sui lidi, ma proprio per questo non si può lasciar gestire un simile potenziale al partito che finora non è stato in grado di avere l’adeguata lungimiranza che necessiterebbe a una località turistica che si appresta a divenire un punto di riferimento così importante” è il parere di Roberta Mingozzi, capolista PrimaveRA Ravenna

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“Le località interessate non risultano infatti pronte per accogliere un così grande afflusso di turisti, il nodo della viabilità attorno a Porto Corsini non è mai stato risolto. L’amministrazione uscente ha sì previsto un piano, solo sulla carta, per provare a risolvere l’inevitabile problema di traffico, ma esso si ferma alla Baiona che si è già dimostrata un imbuto inaccogliente nell’estate che sta terminando. Porto Corsini, peraltro, è incentrata su due principali strade che si incrociano e la mole di pullman che saranno costretti a transitarvi sembra essere stata ignorata dal disegno globale di chi governa la città da decenni.

Inoltre, secondo il progetto Hub di Autorità Portuale, per la località di Porto Corsini è prevista la realizzazione del Parco delle Dune, progetto di per sé molto bello, ma che non sarà certo realizzato in tempo per l’avvio del progetto home port. Continuando a dare fiducia a De Pascale la certezza è che accoglieremo i turisti, come al solito, in un cantiere.

Se si considera infatti che i Lidi stanno ancora aspettando la realizzazione del famoso Parco Marittimo, che era una delle promesse di questo sindaco esattamente nella scorsa campagna elettorale, è evidente che non ha più alcuna credibilità.  

Un’amministrazione che ha la fortuna di avere ben 9 lidi, per i quali ha indetto bandi di centinaia di migliaia di euro per fare un’analisi reputazionale atta a trovare le singole “vocazioni” di ognuno di essi e poi continua a non sapere come valorizzarli merita solo di andare a casa”.