“Ambiti diversi, valore molto diverso, procedure diverse ma c’è un aspetto che accomuna la vicenda della vendita dell’Ortazzo/Ortazzino e quella del rigassificatore di Ravenna: è coinvolta la stessa Pubblica Amministrazione!

Leggere su una testata nazionale (il Fatto Quotidiano.it) le dichiarazioni di impotenza rilasciate da due assessori del Comune di Ravenna lascia quanto meno perplessi:

Avevamo pensato di acquisire l’area ma la complessità della procedura non l’ha resa possibile”, dice al ilfattoquotidiano.it l’assessora Federica Del Conte. “Anzi, il Comune fin dal precedente mandato del sindaco De Pascale ha provato ad acquisire l’area”, ricorda a ilfattoquotidiano.it Giacomo Costantini, assessore al Turismo e al Parco del Delta del Po.

La complessità della procedura non l’ha resa possibile“? Una compravendita immobiliare da poche centinaia di migliaia di Euro avrebbe messo in difficoltà un Comune che ogni anno è in vetta alle classifiche della cementificazione?!

Il Comune … ha provato ad acquistare l’area“? Cioè quello stesso Comune che si candida a capitale europea dell’energia vorrebbe ma non riesce ad acquistare un terreno?!

E ora il rigassificatore.

La petizione inviata al Comune per chiedere che si facesse promotore di una revisione del progetto per garantire che lo stesso non contenesse altri errori oltre a quelli già segnalati (tra l’altro mai corretti nei documenti) è stata respinta senza motivazione in quanto la risposta non è stata altro che una ripetizione di ciò che era già contenuto nel testo della petizione stessa.

Chi rappresentava il comune in quella occasione?

Guarda caso proprio l’assessore Del Conte!

Se una procedura da poche centinaia di migliaia di euro è troppo complessa per lei, come si poteva pretendere che rispondesse su un progetto che, di Euro, ne vale quasi un miliardo?!

Quello sì che è “complesso” e ora forse si spiega la non-risposta per la quale i firmatari hanno chiesto le dimissioni dell’assessore per la mancanza di rispetto nei loro confronti.

Ora è stata depositata un’interrogazione per chiedere come mai un Ministero abbia subordinato il nulla osta di propria competenza a un determinato tracciato del metanodotto e il Comune, invece, ne abbia approvato uno diverso: si riuscirà ad avere una risposta chiara ed esauriente o anche questa sarà una questione “troppo complessa”?”

Ing. Riccardo Merendi – Ravenna – primo firmatario della petizione sul rigassificatore