“Non passano giorni che in ogni istituto della Regione non vi siano eventi critici ed aggressioni al Personale questa volta, a farne le spese, sono 3 Assistenti Capo dell’Istituto Ravennate”. A darne comunicazione è Pasquale Giacomo Segretario Provinciale della Uil PA Polizia Penitenziaria di Ravenna.

“Il teatro della violenza: la solita sezione con celle aperte, solito principio di rissa tra due detenuti e solito intervento della Polizia Penitenziaria per ripristinare l’ordine e la disciplina della sezione ma, uno dei contendenti un nigeriano ristretto per rapina lesioni e resistenza a pubblico ufficiale che già in precedenza aveva dato problemi di ordine e disciplina in Istituto, non contento di essere stato bloccato, si è scagliato contro gli Agenti colpendoli con calci e pugni. Prognosi in Pronto Soccorso per tutti e tre dai 10 ai 15 giorni e molto probabilmente uno di loro dovrà subire un intervento chirurgico” spiega Domenico Maldarizzi Segretario Regionale della Uil PA Polizia Penitenziaria dell’Emilia Romagna

“Questa situazione, – prosegue Maldarizzi – sicuramente data da un volere dell’Amministrazione Penitenziaria a livello centrale, è frutto di una politica sbagliata. In primis parliamo delle “celle aperte”, infatti da quando è stata attuata questa soluzione, gli episodi di aggressioni nei confronti del personale di Polizia Penitenziaria sono aumentati a dismisura. Ma è come se i vertici dell’Amministrazione Penitenziaria non si rendessero conto della vera situazione che i Poliziotti Penitenziari affrontano giornalmente nell’inferno delle sezioni detentive delle nostre carceri”

“Considerato che sino ad oggi la politica attuata non ha portato nessun frutto, anzi, i fatti dimostrano il contrario, per forza di cose ci vuole una inversione di rotta, – suggerisce Domenico Maldarizzi –  è il momento di costituire un tavolo di confronto affinché si possano trovare soluzioni adeguate al nostro sistema penitenziario in modo tale che a farne le spese non sia il Poliziotto Penitenziario e nemmeno gli altri Operatori Penitenziari”.

“La bocciatura dell’emendamento prevista nel Decreto Sicurezza 2 delle ipotesi aggravate del reato di lesioni personali, inserendo una specifica modifica nell’articolo 576 codice penale, tesa a sanzionare la condotta lesiva cagionata ai danni di personale in servizio presso un istituto penitenziario ha lasciato mano libera a chi ha violato la legge fuori e continua a violarla all’interno delle galere per questo auspichiamo un immediato trasferimento del violento e che venga attivata la procedura per sottoporlo alla sorveglianza particolare dell’art. 14 bis” prosegue Maldrazzi

“Ora ci auguriamo – concludono  Domenico Maldarizzi e Pasquale Giacomo – che il Ministro Bonafede, se è vero come dice in pubblico di amare la Polizia Penitenziaria, dia un segno tangibile di vicinanza agli uomini e alle donne della Polizia Penitenziaria con fatti concreti e non con i soliti proclami da campagna elettorale”.