Gli allagamenti diffusi sul territorio, a seguito degli eventi alluvionali del 16 maggio e giorni successivi, hanno determinato un notevole aumento della popolazione delle zanzare.

Per far fronte a tale situazione è stato eseguito un piano straordinario di interventi adulticidi in ambito urbano, che ha coinvolto tutte le frazioni del territorio comunale esterne alla città.

Tale piano è stato eseguito in via emergenziale per contrastare le anomale proliferazioni che, per i particolari eventi climatici e le gravi ripercussioni sul territorio, non è stato possibile contenere attraverso gli interventi antilarvali ordinari, resi difficoltosi anche per problematiche legate alla viabilità e all’estensione delle aree allagate.

Azimut S.p.A. ha provveduto nel frattempo alla completa ripetizione del secondo turno di interventi larvicidi (di otto totali previsti), eseguiti a calendario in tutte le oltre 73.000 pozzettature presenti in ambito pubblico nel territorio del comune di Ravenna.

Operando sulla base delle prescrizioni nel frattempo fornite dal settore Prevenzione collettiva e sanità pubblica della Regione Emilia-Romagna e da AUSL Romagna per la gestione dell’emergenza, sono state installate trappole di cattura a CO2 presso postazioni di riferimento, all’interno del territorio comunale, per eseguire attività di monitoraggio. Tale attività viene eseguita con cadenza bisettimanale dal Centro Agricoltura Ambiente di Crevalcore (BO), campionando per ogni postazione il numero di zanzare catturate e la specie.

Gli esiti di tale monitoraggio sono costantemente e attentamente valutati, determinando – sulla base delle indicazioni regionali – l’eventuale attivazione di trattamenti adulticidi mirati in ambito urbano.

Questi ultimi sono da considerarsi come azione straordinaria per far fronte ad emergenze circoscritte, secondo i rilievi dei monitoraggi attivati.

In considerazione infatti dell’efficacia di breve durata degli interventi adulticidi (l’effetto residuale si esaurisce in pochi giorni), del loro impatto ambientale (tali trattamenti non sono selettivi), del rischio di sviluppare popolazioni di zanzare resistenti ai prodotti in uso, gli interventi adulticidi sono da considerarsi in ogni caso come uno strumento limitato nel tempo e negli effetti, attivato sulla base delle prescrizioni dell’Autorità Sanitaria.

L’azione pertanto più efficace (e con la maggior compatibilità ambientale) per impedire il proliferare della zanzara continua ad essere quella preventiva svolta dai trattamenti antilarvali (i quali agiscono per impedire alle larve di diventare zanzare adulte), unitamente alle buone pratiche quotidiane.

Esaurita quindi la prima fase di misure straordinarie post-alluvione, il Comune di Ravenna e Azimut S.p.A. stanno lavorando con il massimo sforzo per eseguire una lotta antilarvale più capillare e attenta possibile utilizzando prodotti microbiologici a bassissimo impatto ambientale (Bacillus Thuringiensis var. Israelensis), anche con l’ausilio di mezzi speciali e trattore agricolo, per trattare altresì quei focolai non raggiungibili con i veicoli operativi standard.

Da oggi, mercoledì 14 giugno, verranno inoltre avviati i 14 monitoraggi settimanali sui lidi ravennati, al fine di disporre del maggior numero possibile di informazioni documentate sul livello di adulti circolanti e quindi valutare l’eventuale attivazione delle ulteriori misure di contrasto che si renderanno necessarie.