“Sono stato con molto piacere giovedì 15 febbraio alle 17 al mercato coperto ad ascoltare le varie voci legate alla riqualificazione urbana di via Mingaiola il progetto Mira.

Un bellissimo progetto realizzato  dagli architetti ed ingegneri di Nuovo Studio che io stimo.
Riqualificazione non solo architettonico, ma anche legato ai materiali contro lo spreco energetico e tanto altro e anche di qualità costruttiva e progettuale nel suo complesso in una zona di degrado.
L’assessora all’Urbanistica del comune di Ravenna la Del  Conte ha detto che il comune aiuterà, lo sviluppo di questo progetto, azzerando ai costruttori  che sono una parte di questa cordata,gli oneri di urbanizzazione  del 100%  che avrebbe dovuto, riscuotere il comune e in un altro modo detassando del 70% , ora  purtroppo non mi ricordo nel merito cosa. Poi leggo di Hotel sulla Darsena, di intervento nella ex CMC in altre parti, tutti interventi immobiliari di pregio che avranno però anche il pregio per alcuni di alzare il costo degli appartamenti e delle metrature.
Poi poi c’è un’emergenza quella degli affitti ormai c’è anche qui una rendita che quella di affitti a breve a giornata e quando si trova in affitto, costi altissimi.
Mancano a Ravenna tantissimi immobili di edilizia popolare. Per per  il 5% di questi ci proverà a metterci una pezza. La Lega della cooperativa calmierando anche i costi di mercato.
Ormai esiste solo il mercato, le logiche immobiliari e di costruzione ad alta qualità, ma anche alto costo.
Io con un po’ di soldi della regione a fondo perduto, ho preso un piccolo appartamento in un condominio nel 2005, in zona darsena e man mano sto pagando il mutuo
Mi chiedo se vengono dati agevolazioni ai privati, quale sarà la politica pubblica per le case?
Per chi non le ha e che non può accedere a queste qualità di intervento,  di alto costo  che lieviteranno anche il prezzo delle costruzioni in divenire.
Ormai sono solo queste costruzioni di pregio  la dimensione unica di valutazione del percorso urbanistico e di mercato?
Chi detta le leggi all’ indirizzo urbanistico e di progettazione e di costruzione del nostro comune, cosa intende fare per un’edilizia popolare
Si può essere  definiti solo vetero e non lungimiranti, così che si può essere definiti portando queste riflessioni.
 Io credo che una Giunta di centro-sinistra si debba interrogare, sui grandi problemi delle costruzioni popolari e anche delle qualità di queste per non essere immesse in zone di degrado partendo dalla costruzione, i suoi materiali e della sua qualità urbanistica.
Perché anche i redditi bassi, i meno abbienti, hanno diritto a una buona qualità di case anche se popolari e anche ad avere ambienti rigogliosi di verde e di qualità urbanistica.
Credo che la città sia un organismo che va tenuto in vita in tutte le sue dimensioni e le sue problematiche differenze, per una politica di giustizia sociale di equità che sono le fondamenta di una società non discriminatoria, che cura gli interessi di tutti i ceti sociali
Le statistiche di come è suddivisa la popolazione nei suoi beni immobiliari non devono essere un parametro sacro, devono essere lette nella sua complessità se non manca il senso della misura.”
Ivano Mazzani