“Mancano meno di due anni alla fine di questa legislatura ed è sempre più evidente che la città ha bisogno di un cambiamento per un concreto rilancio di cui, come Lega per Salvini Premier, vogliamo farci promotori.

L’obiettivo è una città più sicura, più bella, più accogliente e con più equilibrio tra le categorie economiche. Per questo lanciamo un appello a tutti i cittadini, agli imprenditori, alle categorie economiche, alle forze politiche di opposizione e a tutti coloro che sono scontenti di questo modello politico-economico di gestione.

Occorre creare un fronte politico e civico che metta da parte gli interessi di partito e di lista, creando le condizioni per un’alternanza credibile e competente.

Noi della Lega Cervia vorremmo utilizzare questi due anni per aggregare le energie migliori e più qualificate per un governo all’altezza delle sfide economiche e sociali che abbiamo di fronte.

Inevitabilmente oltre all’impegno politico occorre anche quello civico che assumerà un ruolo fondamentale in questo percorso grazie alla capacità di analisi politico-amministrativa e alla voglia di essere espressione vera della partecipazione dal basso.

Oggi più che mai, ci si rende conto come la città sia ancora nelle mani dei soliti interessi clientelari ed economici con poche e confuse idee di sviluppo per il rilancio turistico di Cervia, Pinarella, Tagliata e Milano Marittima, stiamo perdendo le famiglie e la nostra clientela storica a favore di un turismo mordi e fuggi la cui sola prerogativa è lo sballo. Soffriamo la totale assenza di un piano del commercio, dell’arenile, di un regolamento che permetta la convivenza tra attività economiche e residenziali, purtroppo manca una visione futura della città.

Il capitolo dedicato al consumo del suolo resta un tasto sempre più dolente col continuo aumento della cementificazione e il mancato rispetto del verde. Le opere pubbliche procedono lentamente e con ritardi enormi, basti pensare al ponte incompiuto sul lungomare di Milano Marittima o alla totale mancanza di parcheggi, mentre l’unica cosa certa del parco urbano di Milano Marittima è che i costi sono lievitati a 15 milioni dai 10 previsti.

La Tari ed il rapporto con Hera è di genoflessione, mentre sul tema della sicurezza, a noi molto caro, rimandiamo all’intervento in Consiglio Comunale del Prefetto dello scorso anno che ricordò al Primo cittadino che l’attività di controllo del territorio spetta in prima battuta alla Polizia Locale e non deve essere delegata ad altri e ad oggi, tale tendenza, purtroppo, ci pare non essere cambiata.”