Nascono negli Stati Uniti sotto l’egida del Take a book, share a book o return a book da una felice idea del signor Todd Boll che mentre pedalava lungo una pista ciclabile ad Hudson, in Wisconsin, pensò a come costruire una casetta che contenesse libri che tutti potessero prendere e lasciare mentre camminavano o si trovavano a passare lungo quella strada. Era il 2009 e sono poi approdate in Italia qualche anno fa e poi a Ravenna grazie alla disponibilità di Daniela Mingozzi e del creatore di molte di esse, Roberto Papetti.

La nostra città ne conta oramai più una trentina, tutte  custodite da cittadini che, insieme al Comune di Ravenna e Cittattiva, si occupano della “cosa pubblica” per il bene di tutti e con l’intento di creare curiosità e quindi una piccola comunità solidale di lettori attorno a ciascuno di questi allegri e colorati manufatti. In questo caso chi si occupa delle casette dei libri o biblioteche libere lo fa perché crede nella cultura condivisa, crede nello scambio e nel valore di passare gratuitamente agli altri un libro che abbiamo letto e che magari non abbiamo spazio per tenere in casa o perché crediamo nel diffondere quel messaggio.

Una di questa piccole casette era posizionata dentro al Cmp e siccome esso è in fase di ristrutturazione e dunque si è dovuto provvedere a spostarla, la prof.ssa Livia Santini ha pensato di proporre come nuova collocazione, l’ingresso esterno dell’istituto Morigia in modo da essere in una posizione pratica affinchè le diverse scuole del polo scolastico di Via Marconi, possano, negli orari di apertura della scuola, usufruirne.

Il dirigente, dott. Gennaro Zinno, ha subito accolto questa idea con grande disponibilità, quindi da sabato 11 novembre la piccola biblioteca è a disposizione di studenti, personale scolastico e cittadini.

“Abbiamo pensato che sia bello anche far comprendere agli studenti che una casettina di scambio libri rappresenti un “luogo” di libera circolazione di cultura di cui prendersi cura e da alimentare” , ha sottolineato Livia Santini che a questo proposito ha aggiunto che ogni libro è contrassegnato da un timbro che ricorda la regola dello scambio e cioè prendi un libro, lascia un libro.