“Dopo la batosta subita il 21 settembre per l’appalto degli Iat, ecco una nuova scopola per l’arroganza del PD che gestisce il Comune. 

A distanza di neanche 15 giorni dal pronunciamento contro il Comune del TAR di Bologna, lo stesso tribunale oggi da nuovamente torto all’amministrazione de Pascale. 

Il Tar si è  infatti pronunciato dando di fatto ragione al gestore di una residenza  turistica alberghiera (RTA) di Lido di Savio, il quale aveva a suo tempo ricevuto un secco no dal Comune di Ravenna per il cambio di destinazione d’uso del suo immobile. 

Insomma il NIET dell’amministrazione comunale è stato sconfessato dal TAR, che sancisce che la non convenienza economica accertata, è un requisito sufficiente per consentire la variazione della destinazione d’uso di un immobile, residenza turistico alberghiera inclusa. 

La lista vicina La Pigna si era già occupata della questione del cambio di destinazione d’uso degli immobili ad uso di residenza turistica alberghiera. In particolare a proposito del discutibile utilizzo della residenza turistica alberghiera  nell’ex colonia di Marina di Ravenna. 

A tal proposito, avevamo interessato anche il nostro consigliere regionale Marco Mastacchi di Rete Civica, che a sua volta aveva presentato una specifica interrogazione al Presidente Bonaccini e all’assessore al Turismo,  proprio sul cambio di destinazione d’uso degli immobili che fanno parte di residenze turistiche alberghiere. 

La risposta della Regione fu perentoria: il Comune può concedere il cambio di destinazione d’uso, anche per questa tipologia di immobili.  

Una tesi sostenuta da La Pigna e da Rete Civica che già all’epoca fu avvila rata dalla Giunta regionale (sempre PD), ed oggi trova di fatto accoglimento nel pronunciamento del TAR dell’Emilia-Romagna.  

E dire che esiste una delibera del Consiglio comunale di Ravenna datata 1999, con la quale si stabiliva proprio questa possibilità. 

Insomma de Pascale è i suoi dirigenti comunali evidentemente non sono informati riguardo tale delibera e quanto stabilito dalla nostra Regione. 

La supponenza dimostrata da questa amministrazione comunale, porta il nostro Comune a fare sonore figuracce e a  soccombere sistematicamente davanti ai ricorsi di chi contesta le scelte anacronistiche del nostro Comune. 

La nostra capogruppo in Consiglio comunale Veronica Verlicchi ha depositato un’interrogazione e ci aspettiamo che, alla luce  della sentenza del Tar sfavorevole alla teoria del Comune, de Pascale provveda celermente ad una verifica della convenienza economica di ogni singola Residenza Turistica Alberghiera autorizzata dal Comune di Ravenna stesso, interpellando anche i proprietari degli immobili.  

Di richieste in questo senso il Comune di Ravenna in questi anni ne ha ricevute diverse,  sempre respinte o ignorate con l’arroganza amministrativa che contraddistingue il PD a Ravenna. “