“Ringraziamo il Presidente di Confcommercio Ravenna, Mauro Mambelli, per aver riconosciuto come, nei giorni più tragici dell’alluvione che ci ha colpiti a maggio, i cooperatori soci delle Cooperative bracciantili di Ravenna abbiano sacrificato migliaia di ettari delle proprie coltivazioni, per salvare, almeno in parte, le abitazioni e le infrastrutture del ravennate. Cogliamo l’occasione per ribadirlo con forza: le CAB lo hanno fatto partendo da un’emergenza, ma anche dalla loro storia.

Quelle cooperative di braccianti sono infatti le discendenti dirette di Nullo Baldini e dei tanti braccianti che, a partire dal 1888 (la CAB Ter.Ra. è la legittima erede di una storia nata 135 anni fa), a Ravenna e in tutto il ravennate costruirono, armati di carriole, di forza di volontà, di valori cooperativi solidissimi, la gran parte del nostro sistema fluviale. Con il sudore e la fatica dei soci fecero emergere terre che, successivamente, iniziarono a coltivare, dando vita a uno dei principali bacini agricoli del nostro Paese e costituendo un esempio di collaborazione e di cooperazione che non ha eguali in Europa.

La loro storia è una storia di sacrifici, di solidissimi valori democratici – riconosciuti nello scorso luglio, durante la sua visita al Teatro Alighieri di Ravenna anche dal Presidente Mattarella -, di senso di comunità. E della ferrea volontà di difendere il nostro territorio, anche trasformandosi in quel che sono oggi: aziende agricole modernissime, capaci di investire sulle colture biologiche, sulle agroenergie, su una transizione energetica della quale, con poche chiacchiere e molti fatti, oggi sono tra i protagonisti.

Mambelli ha ragione anche quando ci invita a guardare avanti, agli strumenti, alle manutenzioni costanti, agli impegni non dell’oggi, ma per il futuro, in grado di mettere in sicurezza il nostro territorio, anche attraverso alvei dei fiumi trattati e rispettati come grandi infrastrutture strategiche (alla stregua delle autostrade e delle linee ferroviarie).

Questo è un impegno che porteremo  avanti insieme a tutti coloro che, come il presidente della Camera di Commercio Giorgio Guberti, hanno giocato in queste settimane un fondamentale ruolo di coordinamento.

Affinché si realizzi, infatti, dovremo unire volontà e interessi di ogni categoria economica della nostra Romagna, dagli industriali ai commercianti, dagli artigiani ai liberi professionisti, in accordo costante con le Amministrazioni comunali, la Regione Emilia-Romagna, tutte le emanazioni dello Stato. Per riuscirci, la cooperazione romagnola, è quella bracciantile in primis, è pronta a fare la propria parte.”

Paolo LUCCHI, 

Presidente Legacoop Romagna