La fine della stagione cinematografica curata dal Cineclub il Raggio Verde in piazza Nenni, è affidata al pluri premiato film di Giorgio Diritti, Volevo Nascondermi, dedicato alla vita del pittore Antonio Ligabue, interpretato da Elio Germano.

Il film ha vinto l’Orso d’Argento per il miglior attore al Festival di Berlino 2020; si è aggiudicato il astro dell’anno ai nastri d’argento 2020, il David di Donatello 2021 per il miglior film, la miglior regia, il miglior attore, la miglior fotografia, miglior scenografia, miglior acconciatura e il miglior suono.

La serata sarà commentata da Denis Campitelli, attore nel film, intervistato da Renzo Bertaccini.

L’inizio della proiezione è previsto per le 21.15. Piazza Nenni sarà aperta al pubblico a partire dalle 20.30. La serata è in collaborazione con il Festival Wam!

Antonio Ligabue è figlio di emigranti. Dopo la morte della madre viene affidato ad una coppia svizzero-tedesca ma i suoi problemi psicofisici lo porteranno all’espulsione. Viene mandato a Gualtieri in Emilia, luogo di cui è originario l’uomo che è ufficialmente suo padre. Qui vive per anni in estrema povertà sulle rive del Po fino a quando lo scultore Renato Marino Mazzacurati lo indirizza allo sviluppo delle sue naturali doti di pittore.

Un film dove la tessitura del racconto è libera perché bianco, senza bordi, confini, limiti è il foglio dove disegnare la propria partitura. La soggettiva del piccolo Toni da sotto il mantello, attraverso un buco nella stoffa, con cui si apre il film non è un vezzo, ma pura necessità descrittiva e poetica. Il ricordo personale doloroso, drammatico del protagonista non può che essere sconnesso, discontinuo, frammentario. Non è la variabile tempo a contare in Volevo nascondermi, ma l’omogeneità insita nella marginalità sociale e culturale di Ligabue, quella consapevolezza atemporale della crudeltà altrui che è sì costante infinita nel tempo.
(Davide Turrini – Il fatto quotidiano)

L’attore Denis Campitelli è nato a Cesena, dopo la laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari si dedica al teatro e al cinema.

Si forma nella “Bottega del Teatro” di Franco Mescolini, per poi approfondire con grandi rappresentanti delle scene attoriali tra cui Piera degli Esposti, Mariano Rigillo, Roberto Guicciardini, Giovanni Balzaretti e il Teatro Agricolo. Apprende l’arte della “maschera”, il teatro di strada, la tecnica dei trampoli in scena. Dal 2009 collabora con il Teatro Due Mondi e con il Teatro Patalò. Nel 2015 nasce il Teatro Zigoia con cui crea diversi spettacoli. Dalla passione per la lingua della sua terra, il romagnolo, intraprende la strada come autore. Nel cinema ha lavorato per vari registi, tra cui Paolo Sorrentino e Marco Pontecorvo.