“Il terzo stralcio del progetto “Parco Marittimo”, riguardante Porto Corsini e Marina Romea, è stato impugnato dalle associazioni WWF Ravenna ed Italia Nostra tramite un ricorso che verrà discusso al TAR giovedì 23 novembre.

Un progetto, a detta delle associazioni, ad altissimo impatto ambientale su zone che prevederebbero invece le più ampie tutele, trattandosi di Riserve Naturali dello Stato e Parco del Delta del Po: ambiti di grande pregio unici in tutta la costa romagnola e per loro natura fragilissimi.

Desta sconcerto che persino l’ampia e indisturbata pineta di Porto Corsini e Marina Romea, località che fanno del contesto ambientale e della tranquillità la loro principale attrattività, debba venir sottoposta ai lavori che già si sono visti per Marina di Ravenna e Punta Marina: centinaia di alberi abbattuti, duna fronte mare disboscata, dune tra bagno e bagno prese d’assalto, senza contare le migliaia di tonnellate di rifiuti edili riciclati che sarebbero stati tombati nei sottofondi. A tutto questo si aggiungerà l’impatto rilevantissimo del terminal crociere (è stata fatta la valutazione di incidenza ambientale e con quale esito?).

Altra pineta e stradelli si apprestano dunque a divenir teatro di una nuova battaglia a colpi di motoseghe, pale, escavatori e trivelle, per quella che appare come la riduzione di una Riserva Naturale statale ad un parco attrezzato il più possibile antropizzato.

In particolare, per il terzo stralcio, è prevista anche una passerella da quasi 600 metri sull’unica duna in crescita di tutto il litorale ravennate, sottoposto, com’è noto, a subsidenza e fortissima erosione. Duna che risulta comprendere anch’essa una Riserva Naturale dello Stato. Gli effetti del progetto “Parco Marittimo” sulle dune sono già ben visibili nel primo stralcio: le passerelle filo duna e senza parapetti sono un invito a transitare ovunque senza limitazione: una sorta di passatoia per il camminamento indiscriminato. Sulle dune tra stabilimento e stabilimento un tempo non percorribili, ora, di fianco alle passerelle ciclopedonali da poco realizzate, si è formato un passaggio già consolidato di pedoni che transitano calpestando direttamente il corpo della duna. Dunque, sulla grande duna di Porto Corsini, attualmente indisturbata e con pochissimo passaggio improprio, le passerelle del Parco Marittimo andranno a portare impatto antropico dove attualmente non ce n’è, e dove si conservano pressoché integri tutti gli habitat dunali protetti dalle Direttive europee. Già da alcuni anni l’ambito della duna è sede di nidificazione di avifauna a rischio estinzione e sito di svernamento ad esempio per il corriere grosso.

Senza contare la manutenzione che sarà necessaria in ambiente fortemente aggressivo come quello marino.Il legno che regge gli impalcati è agevolmente prevedibile che sviluppi, già nel breve periodo, significativi processi di degrado, implicando così ulteriori interventi impattanti, così come, ad esempio, potrebbe accadere per i pali, posati nel primo stralcio senza essere stati privati di corteccia.

L’auspicio delle associazioni è che prevalga il buon senso ed il rispetto di questo patrimonio unico e sempre più a rischio, da tutelare tramite l’applicazione del principio di non arrecare danno significativo all’ambiente (DNSH) obbligatorio per le opere – come il Parco Marittimo – che usufruiscono di fondi PNRR.”

Associazione WWF Ravenna OdV

Italia Nostra sezione di Ravenna