“L’Associazione C.L.A.M.A. riceve giornalmente messaggi di cittadini preoccupati per il destino dei pavoni di Punta Marina: un numero esiguo di esemplari (30-40 come da determina comunale, e non 100 e oltre come lievitato nelle dichiarazioni dei nostri amministratori) sono, come ormai noto, destinati alla cattura da parte di operatori economici quali allevatori ornamentali ed avicoli, e destinati in luoghi di detenzione con gabbie ritenute accettabili a partire da 1,60 m di altezza”.

Da anni l’Associazione chiede che venga favorita la convivenza fra gli animali ed i residenti, adottando accorgimenti quali, ad esempio, “una maggiore pulizia stradale, già necessaria lungo il litorale di Punta Marina a prescindere dai pavoni”.

“Sappiamo bene che ad alcuni esercenti e residenti i pavoni non piacciono: sporcano – dicono – rovinano i coppi, fanno rumore; oltre a ribadire che sono necessarie misure ecologiche, financo una forma di rimborso in caso i danni venissero provati, sottolineiamo che i nostri amministratori preferiscono dare ascolto solamente a chi urla il proprio fastidio per ogni forma di essere vivente non umana ,  decidendo, di fatto, di non amministrare . Invece di governare la complessità, si sceglie la più  semplice e comoda strada della eradicazione /traslocazione/uccisione, a seconda dei casi” critica Clama.
  
Secondo la realtà animalista i pavoni di Punta Marina “possono e  devono  essere valorizzati come risorsa turistica, regalando ai turisti il piacere di osservarli in libertà e di saperli salvi dalle gabbie o peggio , e agli operatori turistici introiti che, se si continua su questa strada,  rischiano di perdere. Non a tutti farebbe piacere tornare a villeggiare in zone dove gli animali sono perennemente a rischio e le voci – si sa corrono. Sono certi, gli esercenti e gli operatori turistici, che battersi contro la tutela dei pavoni sia una scelta conveniente?”

“Per dare maggiore risalto al movimento in difesa dei pavoni di Punta Marina, in tanti ci stanno inviando foto con slogan a loro dedicati: una delicata manifestazione di amore per la vita e di rispetto della natura, che chi ci governa deve sapere ascoltare”.

All’associazione è stato segnalato da diversi cittadini che negli ultimi tempi i pavoni sembrano essere diminuiti, tanto che un privato ha presentato un esposto contro ignoti sulla vicenda.

“Chiediamo a tale proposito che le autorità preposte avviino un’indagine, visionando le molteplici telecamere poste lungo i luoghi di abituale soggiorno dei pavoni. Se, come  molti temono, si tratta di uno o più criminali – organizzati o meno – che hanno in qualsiasi modo attentato alla vita di questi meravigliosi indifesi animali, questi devono essere al più presto identificati e sottoposti ai procedimenti giudiziari del caso mentre, nel frattempo ci auguriamo, anche il karma opererà nel modo più appropriato”.