Greenpeace protesta davanti ai cancelli d’ingresso di OMC, ma i manifestanti vengono “ingabbiati”

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Tute verdi, cartelli con scritte contro lo sfruttamento delle fonti di energia da risorse fossili: “Basta menzogne fossili”, “CO2 non salva il clima” e “Oil + gas = emergenza climatica”. Greenpeace nella mattinata di mercoledì si è presentata davanti ai cancelli di ingresso della fiera di OMC a Ravenna, ospitata al Pala De André, per protestare, in silenzio, contro il perdurare dello sfruttamento delle fonti di energia fossile a scapito della transizione energetica e dello sviluppo delle tecnologie per le risorse rinnovabili.
I militanti ambientalisti hanno quindi formato una catena umana, incatenati gli uni agli altri, di fronte ai varchi del palazzetto. A quel punto, l’organizzazione della manifestazione ha deciso di spostare l’ingresso alla fiera in un’entrata secondaria e, per nascondere i manifestanti alla vista dei visitatori, li ha chiusi all’interno di un recinto delimitato dal gazebo riservato all’accoglienza degli ospiti e da alcune recinzioni laterali, lasciando comunque a chi protestava la facoltà di uscire dalla zona delimitata.
Quando ormai si era formata una lunga fila di persone per accedere al Pala De André, gli ambientalisti di Greenpeace sono usciti dal recinto dove erano stati confinati e hanno continuato la loro protesta silenziosa in un’area davanti al servizio di accoglienza.
A monitorare il tutto erano presenti Carabinieri e Polizia di Stato.