Concluse le festività natalizie, in Romagna gli eventi proseguono senza sosta. Tra questi, nel mese di gennaio non mancano gli spunti e le proposte culturali per avventurarsi alla scoperta di un vasto patrimonio artistico, architettonico e monumentale sparso tra le provincie di Rimini, Forlì-Cesena, Ravenna e Ferrara. Un incontro con i grandi maestri del passato che hanno lasciato impronte del loro passaggio nel territorio romagnolo: città d’arte e piccoli borghi dell’entroterra prendono vita svelando al pubblico i loro lati nascosti e inusuali, le opere d’arte custodite nel cuore dei centri storici. Palazzi e chiese da esplorare mettendo indietro le lancette del tempo per fare un tuffo nel passato, musei pronti a spalancare le loro porte al pubblico più curioso, visite guidate che si snodano tra le vestigia epoche passate. Dall’antica Roma al Medioevo fino ad arrivare al Rinascimento, con il progetto “Renaissance – itinerari rinascimentali in Romagna”, i visitatori potranno fare un tuffo nel passato. Si tratta di percorsi che coinvolgono le principali province protagoniste del Rinascimento romagnolo: Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini. Percorrendo la storia dei numerosi comuni interessati riaffioreranno le vite e le opere delle più importanti signorie rinascimentali come gli Estensi e i Malatesta, degli artisti e architetti del passato tra cui Leon Battista Alberti, Leonardo da Vinci, Piero Della Francesca e verranno esplorati i gloriosi edifici monumentali caratteristici del XV secolo. 

A Ravenna e dintorni… 

A Ravenna va in scena l’ottava edizione della Biennale di Mosaico Contemporaneo, un appuntamento unico nel suo genere che, per tre intensi mesi, invita ad immergersi in una tecnica dalla storia secolare che non smette di affascinare, alla scoperta delle molteplici e diversificate forme che la rendono viva e pulsante. Monumenti, musei, chiostri, gallerie, laboratori di mosaico, spazi temporanei e simbolici diventano luoghi d’eccezione e occasioni di incontro in cui arte antica e contemporanea si rispecchiano l’una nell’altra, facendo dell’autunno ravennate un appuntamento da non perdere. Fiore all’occhiello è la mostra Burriravennaoro , negli spazi del Museo d’Arte della Città, a cura di Bruno Corà. Una rassegna che ripercorre la storia dell’intenso rapporto che l’artista ha intrattenuto con la città a partire dalla fine degli anni ’80.  

Fino a febbraio la grande pala brisighellese commissionata dalla famiglia Naldi all’artista Giovanni Francesco Barbieri, detto il Guercino, denominata “San Francesco d’Assisi e San Ludovico di Francia” (1618), torna ad essere visibile al pubblico presso il Museo Ugonia di Brisighella.  

Faenza entra invece a far parte degli Uffizi Diffusi con l’esposizione nella Pinacoteca Comunale del Polittico della Beata Umiltà di Pietro Lorenzetti (circa 1330-1335), capolavoro della pittura gotica. Santa Umiltà è una figura cara alla città, e proprio in questo anno l’arrivo del Polittico intende porsi come buon augurio e segno di speranza e ripresa per i cittadini.  

Fino al 21 gennaio spazi del Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo sono pronti ad accogliere il pubblico con la mostra Strade e storie. Paesaggi da Hokusai a Hiroshige, a cura di Davide Caroli, esposizione che si innesta nella programmazione triennale dedicata al Paesaggio, tema sul quale verterà la proposta culturale della città di Bagnacavallo fino al 2024.  

 

A Rimini e dintorni… 

A Rimini il Museo ‘Luigi Tonini’ partecipa a Itinerari guerciniani, il progetto regionale diffuso per scoprire le opere di uno dei più importanti e influenti pittori italiani del Seicento, Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino (1591-1666). Due le date in programma: sabato 13 e sabato 27 gennaio. Tutti gli appuntamenti si terranno alle ore 17. Fino al 28 gennaio da non perdere “Fellini intimo: disegni e parole”: al Fellini Museum, all’interno del Palazzo del Fulgor, l’esposizione dei quaranta disegni di Federico Fellini realizzati tra il 1978 e il 1993 e provenienti dalla collezione della nipote del maestro, Daniela Barbiani.  

A Riccione prosegue la stagione espositiva di Villa Mussolini con la Mostra retrospettiva dedicata a Robert Capa, il più grande fotoreporter del XX secolo, fondatore, nel 1947, dell’agenzia Magnum Photos, con Henri Cartier-Bresson, George Rodger, David Seymour e William Vandiver. Venerdì 12 gennaio e domenica 28 gennaio, in piazzale Ceccarini, il cartellone teatrale de La bella stagione prosegue con due grandi appuntamenti: Gioele Dix, con lo spettacolo intitolato La corsa dietro il vento. Dino Buzzati o l’incanto del mondo, e Fabrizio Gifuni, nello spettacolo dal titolo Fatalità della rima, un omaggio al lungo viaggio poetico e musicale di Giorgio Caproni 

 

A Forlì – Cesena e dintorni… 

Ultimo mese di permanenza per la tappa di Forlì dell’Albero dei Tutti, la scultura dedicata a tutte le vittime di mafia dell’artista Gregor Prugger, con due iniziative conclusive a cura della Fondazione Falcone. Parte domenica 14 gennaio la nuova edizione della rassegna Favole della Stagione del Teatro Piccolo. A inaugurare il cartellone sarà la compagnia Giallo Mare Minimal Teatro con lo spettacolo Le avventure di pesce Gaetano, scritto e interpretato da Vania Pucci e ispirato al libro Il pesciolino nero di Samad Behrangi. Anche a gennaio, la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì torna a valorizzare gli spazi espositivi di Arte al Monte, al piano terra del Palazzo del Monte di Pietà, proseguendo il percorso di sviluppo del legame con il mondo dell’arte contemporanea attraverso la mostra Di chi è questo mio corpo?, una collettiva curata da Elena Dolcini di nove tra gli artisti più rappresentativi della creatività contemporanea. 

Anche nel mese di gennaio, negli spazi della galleria d’arte Pescheria di Cesena, è possibile visitare la mostra itinerante Io ti vedo così – ipovisioni e non visioni dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – sezione provinciale di Forlì-Cesena, con la partecipazione straordinaria dello scultore non vedente Felice Tagliaferri. 

Il 21 gennaio, sul palco di Villa Torlonia Teatro a San Mauro Pascoli, sarà in scena Roberto Mercadini I Papi dimenticati da Dio. Storia di Pio VI e Pio VII.  

A Bertinoro tornano I pomeriggi del bicchiere: tutte le domeniche da metà gennaio a marzo, musica e tradizioni saranno argomenti di piacevoli conversazioni, in un’atmosfera gradevole e conviviale, per scoprire il piacere di stare insieme all’insegna della cultura e dell’enogastronomia. Tutti gli appuntamenti si svolgeranno presso il Teatro Ex Seminario, alle ore 15.30. 

Merita una sosta il paese di Santa Sofia con una visita alla Galleria d’arte contemporanea Vero Stoppioni, nata agli inizi degli anni ’90 con l’intento di raccogliere le opere partecipanti alle varie edizioni del Premio Campigna. All’interno dell’istituzione sono rappresentate le più interessanti tendenze artistiche italiane dagli anni ‘50 a oggi, con opere che spaziano dal neorealismo alla Pop Art fino alle più recenti esperienze contemporanee. Alla galleria si collega il vicino Parco Sculture: il percorso si snoda lungo la riva sinistra del fiume Bidente per circa 2 km, dialogando a stretto contatto con l’elemento naturale circostante.  

 

A Ferrara e dintorni… 

Prosegue a Palazzo dei Diamanti di Ferrara l’omaggio ad Achille Funi: la mostra offre al pubblico un’occasione unica per rileggere l’intera parabola creativa del pittore attraverso più di centoventi opere, provenienti da importanti collezioni pubbliche e private, italiane e straniere, tra cui figurano i massimi capolavori dell’artista. Anche a gennaio 2024, ritornano i concerti della domenica al Ridotto del Teatro Comunale Claudio Abbado: 14 gennaio Raccontare Morricone; 21 gennaio Schubertiade; 24 gennaio Pro-Memoria, melodie ebraiche; 28 gennaio Schubertiade (2). 

Nell’ambito della riapertura della Civica Pinacoteca il Guercino di Cento (FE), la sala dedicata alle mostre temporanee ospita Ritratto in due tempi, un focus sul tema del ritratto con capolavori del Seicento emiliano e opere inedite dell’artista contemporaneo Nicola Samorì. L’allestimento prende avvio da un’opera recentemente attribuita al Guercino Il Ritratto di Frate Cappuccino e prosegue con il Ritratto di Alessandro Tassoni di Simone Cantarini, che permette di recuperare un’intensa e raffinatissima effigie del letterato modenese, autore del poema tragicomico “La secchia rapita”. Il pubblico e gli appassionati d’arte potranno ammirare 16 pale d’altare e quadri, 20 affreschi staccati e 11 disegni di Giovanni Francesco Barbieri (1591-1666), detto Il Guercino.