La settimana inizia con un ennesimo episodio di maltrattamenti verso un gatto giovanissimo, forse di poco più di un anno. Ieri mattina la volontaria che accudisce i gatti della colonia censita di via Bordocchio, 4, fra Lugo e Conselice ha fatto una scoperta che non lasciava presagire nulla di buono: una scatola di cartone completamente sigillata con l’adesivo da pacchi dentro una sporta. Sentendo dei deboli miagolii provenire dall’interno e intuendo quello che poteva contenere, la volontaria si è affrettata ad aprire la scatola. All’interno, spaventato e frastornato, ha trovato un bellissimo gatto bianco e rosso. Se la volontaria avesse tardato anche solo di poche ore il suo servizio giornaliero o per qualche motivo non si fosse potuta recare presso la colonia il gatto sarebbe sicuramente morto soffocato.

Il gatto è dolcissimo e affettuoso, sicuramente un gatto di casa. Che cosa avrà fatto di tanto grave da essere trattato come un pacco? Forse aveva raggiunto l’età per essere sterilizzato e non si volevano spendere i soldi oppure aveva rotto qualcosa e doveva essere punito? Qualunque cosa avesse fatto si tratta di un essere vivente e chi ha compiuto quel reato merita di essere individuato il prima possibile.

“Ricordiamo che il maltrattamento e l’uccisione di animali, oltre a essere un grave reato da contrastare di per sé, è un sintomo di una situazione esistenziale patogena e un indicatore di pericolosità sociale. Chi commette una violenza su un animale ha un concetto molto basso della vita e potrebbe commettere o aver commesso gesti di violenza in ambito familiare. Anche per questi motivi è molto importante riuscire ad identificare questi individui affinché possano essere messi nelle condizioni di non recare più violenze, siano esse su animali o su persone” commentano le volontarie.

“Gli animali non sono oggetti o pacchi di cui disfarsi. Recentissimo il triste episodio della signora di Massa Lombarda purtroppo deceduta, i cui eredi hanno tentato di “restituire” i suoi amati gatti rispettivamente al gattile di Imola e all’infermeria di Bizzuno.

L’Enpa ha già attivato il proprio servizio di Guardie Zoofile e invita chiunque possa riconoscere il gatto o abbia informazioni in merito a contattare l’associazione via mail agli indirizzi: lugo@enpa.orgggzz.ravenna@enpa.org. Confidiamo sulla collaborazione attiva dei cittadini e delle istituzioni per mettere fine a queste pratiche incivili e crudeli. La collaborazione con le Forze dell’Ordine, Guardie Zoofile e cittadini porta a risultati concreti come nel caso dei 4 cuccioli abbandonati nel cassonetto in centro ad Alfonsine ad aprile dello scorso anno per i quali si andrà a processo”.