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«Mai come negli ultimi due anni ci siamo resi conto del ruolo fondamentale e imprescindibile dell’Unione Europea: prima a causa della pandemia e ora alla luce del conflitto russo/ucraino. Strategie e politiche Europee hanno e possono ancora di più avere ricadute sui territori e su gli Enti Locali». È questa la ferma convinzione che ha spinto la Capogruppo del Partito Repubblicano Chiara Francesconi a proporre in Consiglio Comunale una mozione che impegna Sindaco e Giunta – alla luce dei contenuti della Conferenza sul futuro dell’Europa – ad approfondire la strategia e gli obiettivi della Conferenza valutando le possibili ricadute sul territorio ravennate e a promuovere momenti di confronto e dibattiti finalizzati alla comprensione del ruolo delle istituzioni europee e delle aspettative dei cittadini nei loro confronti, incanalandole verso una partecipazione attiva.

La Mozione trae origine dall’atto congiunto del compianto Presidente del Parlamento europeo David Sassoli, del Presidente di turno del Consiglio dell’Unione Europea Antonio Costa e della Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen che un anno fa hanno firmato, per conto delle rispettive istituzioni, una dichiarazione sulla Conferenza sul futuro dell’Europa con l’obiettivo di realizzare la più ampia consultazione democratica dei cittadini sui temi dell’integrazione europea e delle riforme che si ritiene necessario apportare.

«È fondamentale oggi più che mai che il futuro delle nostre comunità non sia disgiunto da quello dell’Unione Europea perché per affrontare positivamente le trasformazioni economiche e sociali per i nostri territori e le nostre città sono indispensabili il sostegno e la capacità di azione politica a livello europeo: servono solidarietà, piani di sviluppo e investimenti e una visione comune europeista» prosegue Francesconi «in quanto istituzioni di governo locale più vicine ai cittadini e primo baluardo di democrazia e partecipazione la Conferenza sul futuro dell’Europa deve rappresentare per noi Comuni una grande opportunità democratica che deve spingerci ad attivare e organizzare la partecipazione dei nostri concittadini; deve essere l’occasione giusta per fare dell’Unione Europea una vera comunità di destino, solidale e coesa, non più ostaggio degli egoismi nazionali e del potere di veto dei singoli Stati.

È arrivato il tempo di dare le giuste competenze alle istituzioni europee in campo economico e sociale, sanitario, in quello della ricerca, della politica estera e della politica migratoria e maggiori poteri diretti al Parlamento europeo anche in materia di bilancio e di fiscalità, perché solo così l’Unione Europea potrà sia avere le risorse adeguate per fare politiche ambiziose e rispondere alle esigenze dei territori, sia diventare una grande istituzione democrazia davvero vicina ai suoi cittadini.

La mozione» conclude Chiara Francesconi «è stata stimolata dall’azione politica messa in campo da alcuni mesi dal Movimento Federalista Europeo di cui faccio parte insieme a Lorenzo Margotti, Segretario Comunale del PD e secondo firmatario del documento che il Movimento ha proposto ai Consigli Comunali di diversi Comuni italiani».