Il meeting che il Panathlon Club Faenza organizza per martedì 21 marzo alle ore 20,15 al bistrot ristorante “Rossini” in piazza del Popolo, 22, è dedicato a ripercorrere la storia del Faenza calcio, iniziata più di 110 anni fa. Tema della serata: Faenza calcio, 110 anni di storia e passione biancazzurra” che si rifà al titolo del libro scritto da Tiziano Scardavi, che sarà ospite assieme al presidente manfredo Gian Andrea Missiroli e Davide Calderoni, recordman di partite, ben 360, con la maglia biancoazzurra.

Nelle 380 pagine patinate del volume, si succedono immagini e testi. Ci sono tutti i tabellini di tutte le gare ufficiali di campionato dei biancoazzurri.

Scardavi racconta ogni stagione e impresa di una delle prime società di calcio della Romagna. La sola ad aver conservato la matricola originale nel raggio di 600 chilometri. Il libro è un documento prezioso da scoprire, leggere e conservare. Traspare la straordinaria passione dell’autore, un fine statistico, ma soprattutto uno sportivo che da oltre 50 anni segue il Faenza calcio, come tifoso, dirigente, osservatore.

Il libro sul Faenza

Tanti i personaggi ricordati. Tra i presidenti, dai primi Diego Babini e Aldo Pancrazi, fino a Beppe Giovanardi, Gian Carlo Minardi e oggi Gian Andrea Missiroli.

Poi gli allenatori: gli ungheresi Adalberto Balassa e Lajos Czeisler, poi Mario Zappi, Ivo Fiorentini, Attilio Santarelli, Gian Paolo Landi, fino all’indimenticabile Ivano Gavella, il poeta del calcio, Carlo Regno. Un posto speciale va a Ezio Gamberi, che conquistò il titolo nazionale con la Juniores.

Infine, i giocatori che partendo da Faenza, raggiunsero i massimi livelli del calcio nazionale come Bruno e Giacomo Neri, Paolo Tabanelli, Ettore Bertoni, Giovanni Oriani, Zino Zani, Attilio Santarelli, Enzo De Giovanni, Ivo Ballardini e, in anni recenti, Mattia Biso e Sergio Floccari. Il faentino doc Giovanni Bosi concluse invece in biancoazzurro.

Gli ideali “oscar” vanno a Davide Calderoni, recordman di partite in biancoazzurro (ben 360), al goleador principe Livio Visentin, al mitico capitano della C2, Floriano Lasi.

L’immagine di copertina è del compianto artista Antonio Cibotti, già valido giocatore biancoazzurro.