Sabato 23 dalle 17 si è svolta online l’assemblea pubblica di Articolo Uno Ravenna, rintracciabile in diretta anche dalla pagina Facebook dello stesso partito.
L’assemblea, molto partecipata e seguita, ha visto il susseguirsi di numerosi interventi, seguiti infine dalle conclusioni del sen. di Articolo Uno-LeU Vascco Errani che ha affermato:
“Stiamo ben piantati e consapevoli della vera situazione del Paese: dalla crisi bisogna uscire rilanciando un grande progetto di trasformazione dell’Italia che risponda ai gravi problemi che vivono le persone e ai nodi strutturali tutt’ora irrisolti.
È per questo che il Recovery Fund non va disperso in mille rivoli ma in progetti qualificanti che trasformino profondamente il Paese. Un esempio: una fra le massime priorità è ripensare profondamente il welfare e i servizi per le persone, prima tra tutti la sanità, per rispondere alle grandi emergenze come quella sanitaria, economica e sociale rese ancora più lampanti nella loro gravità dalla pandemia, al fine di garantire a tutti servizi una sanità e livelli sanitari pubblici di qualità”
“In questa crisi politica” aggiunge, “non vogliamo scendere sullo stesso terreno di chi l’ha aperta in modo sconsiderato, sul terreno di’ pure logiche politiciste, lontane dai veri problemi del paese: non stiamo cercando trasformisti ma vogliamo rilanciare un progetto di trasformazioni del paese”.
Errani ha poi ricordato Emanuele Macaluso, storico sindacalista e dirigente del PCI, venuto a mancare pochi giorni fa “una delle personalità che non sono mai state ceto politico perché hanno saputo dare rappresentanza di chi è fuori dal palazzo: perché non esiste la sinistra e la politica della sinistra senza uno stretto rapporto con la realtà sociale”.
“Anche in un momento così difficile” conclude Errani, “in cui la pandemia impedisce quella partecipazione Democratica che occorrerebbe anche sulle problematiche locali. Ci rivolgiamo quindi con un messaggio molto aperto a tutti coloro che vogliono innovare profondamente i nostri territori per discutere e lavorare insieme per rispondere ai problemi di tutti ma in particolare di chi ha più bisogno”.