“Ogni cosa che scrivo è documentata e portata avanti con l’amministrazione dell’Unione dei Comuni, del comune di Faenza e di quello di Castel Bolognese.
Partiamo dall’inizio. È fondamentale chiarire un punto: la CILA (comunicazione inizio lavori asseverata) non è un’autorizzazione rilasciata dal Comune, ma un’autodichiarazione del privato, che deve essere presentata prima dell’inizio dei lavori e che il Comune è tenuto a verificare successivamente.
In questo caso, la CILA per la ricostituzione dell’argine nella situazione antecedente gli eventi alluvionali è stata presentata dal privato solo a seguito di una segnalazione dell’Amministrazione comunale che rilevava opere già realizzate, quindi a lavori già avviati.
I tecnici comunali, a seguito della segnalazione e della CILA tardivamente presentata, hanno effettuato un sopralluogo accertando che lavori erano stati eseguiti in modo DIFFORME rispetto a quanto dichiarato. Per questo motivo è stata adottata correttamente un’ordinanza di sospensione dei lavori e di avvio del procedimento, come previsto dalla normativa vigente.
Successivamente, il privato ha scelto di presentare al SUAP un Permesso di Costruire in SANATORIA con opere, relativo agli interventi di ripristino degli argini allo stato ante-alluvione. La presentazione di tale pratica è stata una scelta, ammessa dalle norme, e compiuta dal privato volontariamente, senza che siano intervenute indicazioni da parte dell’Amministrazione.
È importante essere chiari fino in fondo: non è stata rilasciata alcuna autorizzazione e il Permesso di Costruire in sanatoria non è stato ancora approvato.
La pratica è attualmente in Conferenza dei Servizi, nei tempi ordinari di istruttoria, ed è stata trasmessa a tutti gli enti competenti, che dovranno esprimersi.
Ad oggi, quindi, non esiste alcuna autorizzazione rilasciata dal Comune o dall’Unione.
Esiste una procedura in corso, sottoposta a valutazioni tecniche e istituzionali, che potrà eventualmente concludersi esclusivamente al termine dell’iter previsto.
I privati hanno quindi presentato la comunicazione inizio lavori dopo la nostra segnalazione, hanno realizzato un’opera non pienamente conforme rispetto a quanto hanno dichiarato e poi hanno richiesto un permesso di costruire in sanatoria non ancora autorizzato.
Per ulteriore chiarezza, si intende precisare che l’Ordinanza del Sindaco di Faenza n. 120 del 25/12/2025, non era finalizzata a rimuovere una situazione difforme alle norme urbanistiche, ma permetteva di operare in urgenza, come consentito dal Testo Unico degli Enti Locali, per realizzare un intervento che in quel contesto drammatico poteva essere risolutivo per la salvaguardia del centro abitato di Castel Bolognese, come da mia richiesta, in quanto avrebbe alleggerito la piena del fiume, evitando tracimazioni a valle. Che non fosse emanato in esecuzione di un’istruttoria di carattere urbanistico è provato dallo stesso contenuto dell’ordinanza.
Per questo posso affermare con nettezza che abbiamo agito nella totale correttezza amministrativa, nel rispetto delle regole e nell’interesse della comunità, con un’Ordinanza che interveniva in quello specifico contesto prevedendo, se necessaria, un’apertura nell’argine, considerata la gravità della criticità idraulica e la presenza di procedimenti in corso volti ad appurare la regolarità di interventi effettuati da privati.
Per queste motivazioni ho deciso di intervenire sul rilevato arginale a difesa dell’incolumità dei castellani come avevo promesso più volte. E lo rifarei!”
Il Sindaco
Luca Della Godenza






























































