Facilitare il dialogo tra Imprese e Pubblica Amministrazione grazie alla Piattaforma Digitale Nazionale Dati e alla flessibilità delle tecnologie mobile. È questa la ricetta alla base del progetto attuato da Unioncamere e InfoCamere, al quale sin da subito ha aderito la Camera di commercio di Ferrara e Ravenna, con l’obiettivo, soprattutto a beneficio delle realtà più piccole e ancora poco digitalizzate, di tagliare costi e tempi della burocrazia.


Con questa iniziativa, il cassetto digitale dell’imprenditore impresa.italia.it – il servizio realizzato dalle Camere di commercio e attualmente utilizzato da 2,3 milioni di imprenditori (oltre 400 le imprese ferraresi e ravennati che hanno aderito) per accedere ai propri dati e documenti ufficiali contenuti nel Registro delle imprese – da dicembre è anche una app e si arricchisce di nuove funzionalità. Grazie alla sua integrazione con il Servizio di collegamento, il legale rappresentante potrà accedere anche ai propri dati e certificati resi disponibili sulla Piattaforma dalle Pubbliche Amministrazioni che gestiscono dati d’impresa.

“Grazie all’interoperabilità garantita dalla Piattaforma Digitale – ha dichiarato Giorgio Guberti, presidente della Camera di commercio di Ferrara e Ravenna – nel contesto, ad esempio, della Composizione negoziata della crisi d’impresa, l’imprenditore può autorizzare gli esperti da lui indicati ad accedere ai dati sulla posizione debitoria dell’impresa sotto il profilo tributario, contributivo e assicurativo in possesso di INPS, INAIL, Agenzia delle Entrate, dati necessari all’esperto per trovare una soluzione alla crisi. Una burocrazia lenta e complessa ostacola lo sviluppo e la competitività. Il “fare impresa”, e attraverso l’impresa promuovere occupazione, sviluppo e benessere della collettività – ha proseguito Guberti – è insito nel DNA dei nostri imprenditori, che non chiedono privilegi, né ambiscono a “vincere facile: chiedono, soltanto, di competere in condizioni di parità”.

Atto costitutivo, statuto, bilanci, planimetrie degli immobili aziendali, visure, asseverazioni e tanto altro ancora: l’88% degli imprenditori ferraresi e ravennati che hanno attivato il servizio è a capo di un’azienda con meno di 10 addetti, il 21% guida un’impresa femminile, il 22% è artigiano, oltre la metà ha meno di 50 anni e solo il 6% è rappresentante di un’impresa ‘under 35’, mentre il 7% sono imprese guidate da stranieri.

Fin dal suo lancio, il cassetto digitale è stato particolarmente apprezzato da alcune tipologie di imprese che, per l’attività svolta, hanno necessità di accedere frequentemente ai propri documenti per attestare determinate caratteristiche, qualifiche, abilitazioni richieste dalla legge. È il caso delle imprese con certificazioni necessarie a svolgere determinate attività, come gli impiantisti, o che hanno i requisiti per partecipare a bandi o gare pubbliche, come nel caso delle imprese con certificazione SOA o ancora delle imprese con certificazioni di qualità.

“Di fronte alle grandi trasformazioni in atto – ha concluso il presidente della Camera di commercio – è cruciale promuovere l’adozione dell’Intelligenza Artificiale e di altre tecnologie digitali avanzate, ripensando i paradigmi di funzionamento e i modelli di erogazione dei servizi delle pubbliche amministrazioni. Tale cambiamento è già realtà nella nostra Camera di commercio, che offre servizi sempre più evoluti e rispondenti alle esigenze di cittadini e imprese, migliorando il funzionamento della macchina pubblica e l’attrattività dei territori.