La Berkan questa volta dovrebbe essere recuperate. Le operazioni dovrebbero avvenire entro l’estate. Incaricata a rimuovere il relitto sarà l’impresa Fagioli. Le operazioni in realtà sono a carico del Consorzio Stabile Grandi Lavori che sta eseguendo il progetto del nuovo Hub Portuale e necessità la disponibilità della banchina dove è attualmente ormeggiato il relitto della Berkan.

L’argomento è stato affrontato nel pomeriggio di venerdì, durante la seduta congiunta delle commissioni consiliari 4 e 9 del Comune di Ravenna a cui ha partecipato anche l’Autorità Portuale. Il presidente dell’Autorità Portuale Daniele Rossi si è soffermato anche sul possibile inquinamento delle acque, tema al centro in questi anni di una forte polemica in città con le associazioni ambientaliste, ma soprattutto al centro di un processo penale a carico dei vertici di via Antico Squero. Dagli 11 prelievi effettuati all’interno delle panne disposte attorno alla Berkan da parte della società Ambiente non emergono dati della contaminazione delle acque all’interno dei limiti consentiti dalla legge. La relazione del presidente Rossi, quindi, ha inoltre evidenziato un’assenza di inquinamento delle acque al di fuori delle panne. Esclusa anche la fuoriuscita di gasolio dal relitto. Stessi risultati sarebbero stati ottenuti anche dalla perizia ordinata dalla Procura della Repubblica di Ravenna, letta dallo stesso Rossi durante la commissione. La perizia difensiva presentata dall’Autorità Portuale si spinge anche oltre, sottolineando come il Canale Piomboni non sia in pericolo di inquinamento, dopo ulteriori analisi.

Anche la Capitaneria di Porto non avrebbe riscontrato la presenza di sostanze oleose al di fuori delle panne nei propri prelievi quotidiani.