Due medici condannati, uno a otto mesi, l’altro a sei mesi e una terza dottoressa rinviata a giudizio.
E’ l’esito dell’udienza davanti al Gup di Ravenna per i tre imputati, che ebbero in cura una donna di 81 anni, morta l’11 maggio 2018 alla clinica Domus Nova della città romagnola.
Per l’accusa sono responsabili dell’omicidio colposo dell’anziana, per aver disposto la somministrazione di dosi massicce di un farmaco che provocò nocivi effetti collaterali e l’aggravamento delle condizioni della paziente, ricoverata dal 25 aprile dello stesso anno per un’infezione e una sospetta frattura.
I familiari della vittima sono assistiti dall’avvocato Chiara Rinaldi. Due imputati sono difesi dall’avvocato Giovanni Scudellari, quella mandata a processo dall’avvocato Stefano Della Valle.
Il giudice ha inoltre disposto la trasmissione degli atti alla Procura perché valuti le posizioni del primario del reparto, del direttore sanitario e di alcune infermiere che ebbero in cura la paziente. Nel corso del processo c’era stata una perizia che aveva evidenziato come alla donna fu somministrata quotidianamente la dose di un farmaco che doveva invece assumere in una settimana. Un dosaggio incongruo, segnalato anche da un’altra consulenza tecnica, nell’ambito del processo civile avviato dai familiari dell’anziana, assistiti dall’avvocato Maria Federica Celatti, che ha chiamato in causa la struttura Domus Nova e i medici, difesi qui dagli avvocati Massimo Dalmonte, Francesca Giardini e Stefano Della Valle.
(Fonte ANSA)