“La via Romea Nord, tra via delle Industrie e il canale Bellocchio al confine di Ravenna con Comacchio, segue l’andamento di una strada medioevale che aveva il nome di via del Corriere, oggi rappresentato, come via Corriera Antica, nel tratto che congiunge Mandriole con via Romea Nord all’altezza del fiume Reno. Questa strada è diventata palesemente inadeguata a sostenere l’abnorme flusso di veicoli di ogni dimensione che vi ha avuto sviluppo da qualche decennio. Ciò non giustifica tuttavia l’indegno sfacelo in cui incorre, specialmente con la brutta stagione, nel tratto tra la rotonda Montecarlo su viale Mattei, la rotonda dei Camionisti (realizzata nel 2003, rifatta appena nel 2018 e già malridotta) e la rotonda Vecchia Fornace (del 2011). Ne risentono gravemente i percorsi di transito e di accesso alla zona Bassette, del tutto malagevoli.

Dai primi di novembre scorso – ci viene segnalato insistentemente da più parti – questo tratto mostra, pressoché ovunque, l’asfalto sfasciato o divelto, con solchi, fratture e avvallamenti, provocati sì dal passaggio continuo dei mezzi di trasporto, spesso molto pesanti, ma soprattutto a causa del sottofondo, inadatto e/o insufficiente a sorreggerne il peso. Alcuni cittadini, osservatori sconsolati di questa pavimentazione stradale in continuo degrado, raccontano come in un primo tempo si sia provveduto a rattoppare qua e là il manto superficiale, mentre ora si chiudono le buche, ma inutilmente, perché dopo poche ore si riformano. Obiettano che si sarebbe dovuto intervenire non appena l’asfalto avesse mostrato – indice iniziale di scadimento – ragnatele e piccole screpolature. Queste, passando il tempo, complici la pioggia e il traffico intenso, si sviluppano sempre più, fino a formare ampie spaccature, nelle quali l’acqua si infiltra raggiungendo, a causa del sottofondo sbragato, la terra. Di qui, in poco tempo, la formazione di buche profonde. Le foto allegate, pur drammatiche, scattate però in un giorno di sereno, non rendono cognizione, nei periodi di pioggia persistente, dello sfacelo e della pericolosità degli “allagamenti” che sorgono sul manto stradale, la profondità dei quali è invisibile a chi vi si imbatte.

Lo strato di base è fondamentale in qualsiasi pavimentazione viaria. In base alle possibili sollecitazioni legate alla quantità e al tipo di traffico, la struttura di una strada, per durare lungamente nel tempo e resistere alle svariate condizioni metereologiche, dovrebbe comprendere numerosi strati di diverso spessore. I nostri antenati lo sapevano bene, tanto che loro strade si sono conservate per secoli.

I RIMEDI

  • Proviamo dunque ad esporre quali siano le necessità di sopravvivenza della Romea Nord. Innanzitutto avrebbe bisogno, non da oggi, di un rifacimento integrale, ovviamente con un sottofondo idoneo, che richiede di essere inserito almeno tra gli investimenti di medio periodo.

Nel frattempo, affinché sia percorribile almeno decentemente e con un sufficiente grado di sicurezza, dovrebbe però ricevere manutenzioni fatte con criterio e senso di responsabilità, da sottoporre ai doverosi controlli. Ogni inadempienza contrattuale dovrebbe essere punita con le sanzioni previste dal capitolato con cui il servizio è stato appaltato.

È infine necessario ridurre il traffico di mezzi pesanti. Si cominci almeno col ripristinare il divieto di transito ai veicoli di massa a pieno carico superiore a 5 tonnellate in via della Chimica e nel successivo lungo tratto di via Romea Nord compreso tra la rotonda Montecarlo e l’accesso alle Bassette da via Di Vittorio. Era stato sospeso per consentire i lavori sul ponte del canale Fagiolo in via Baiona, terminati già il 26 agosto, dimenticandosi poi di riattivarlo.

  • Su quali siano, per le incombenze di cui sopra, i programmi, le iniziative o quanto meno le intenzioni della Giunta municipale, si interroga il sindaco di Ravenna.”