Nell’area dell’ex cementificio Ferruzzi posta sul canale Candiano in area Darsena, sono in atto da tempo lavori del Comune di Ravenna affidati ad HERAtech. Il problema esterno insoluto, anzi via via aggravatosi, è quello del lungo muro di cinta della vecchia fabbrica che si stende su tutta via Cherso, dal fondo chiuso di via Pisino fino allo scolo Lama.

Flavio, pensione di invalidità, residente nel quartiere Darsena, muovendosi solo in autobus o a piedi, fotografa spesso le situazioni di pericolo che osserva sulle strade, notificandole alle autorità e al sottoscritto. Un po’ di problemi li abbiamo anche risolti. A lui va il merito di essersi battuto incessantemente per segnalare all’inizio (21 luglio 2021) che “il muro di via Cherso” stava sfaldandosi, lasciando cadere grossi pezzi ed anche mattoni interi, ma dimostrando poi (con altri otto messaggi nel giro di otto mesi) che la parete stava sempre più collassando, pervasa da nuovi distacchi e crepe. C’era il pericolo che qualche caduta di pezzi di cemento o di pietra finisse sui passanti nella striscia pedonale sottostante, o addirittura sulle auto. Scrivendo indifferentemente alla Polizia Locale e al sottoscritto (che comunque ha sempre girato tutto al comandante della polizia stessa), allegando la prima volta un piccolo video e poi complessivamente un centinaio di foto, Flavio non è stato comunque inascoltato, perché più volte sono intervenuti sul posto agenti di polizia e vigili del fuoco. Essi avevano anche transennato la fascia stradale a contatto col muro e posto nastri di segnalazione del pericolo, che tuttavia non hanno resistito a lungo. Da un po’ di tempo, il tono degli allarmi si era però alzato (con tante scuse perché “non lo faccio per me, ma per la gente che vi abita”), dato che il muro mostrava spacchi sempre più diffusi e profondi, “col rischio che mezza parete venga giù”.

L’ultima mail di questo 31 maggio affermava, allegando otto foto, che “la situazione si sta aggravando, si stanno staccando pezzi di cemento e si vedono ferri arrugginiti, è meglio che il Comune prenda provvedimenti urgenti”. Di qui la mia parallela perorazione, rivolta al comandante della Polizia Locale Andrea Giacomini, da cui il giorno dopo, 1° giugno, ho ricevuto il seguente riscontro, riportato fedelmente nella sostanza:“Nel corso della mattinata, a seguito della sotto riportata segnalazione, è stato inviato equipaggio automontato della sezione Polizia Edilizia presso il muro oggetto di segnalazione in via Cherso, ove gli operanti, pur constatando che lo stato dei luoghi non pare modificato rispetto all’ultimo sopralluogo, hanno, in ogni caso, fatto intervenire i Vigili del Fuoco. Gli stessi hanno ritenuto, nell’immediato, sufficiente la posa di ulteriori transenne a margine della carreggiata confinante con il predetto muro (posa che è stata effettuata il giorno stesso), valutando tuttavia opportuno, in prospettiva, la chiusura al traffico veicolare della corsia di marcia di via Cherso contigua al muro in menzione, con collocazione di reti elettrosaldate a delimitazione dell’area: al riguardo, i Vigili del Fuoco invieranno il loro verbale di intervento con Posta Elettronica Certificata al Comune di Ravenna per l’adozione dei provvedimenti di spettanza in materia di circolazione stradale e di sicurezza degli edifici (ho fornito anche la mia e-mail per l’anticipazione dell’atto e la successiva trasmissione ai servizi competenti) […]. Ad ogni buon conto il dirigente di HERAtec direttore dei lavori interni all’ex fabbrica ha fatto sapere che per il giorno 6 giugno 2022 è previsto l’avvio dell’attività di demolizione del succitato muro.

Pare di capire che i provvedimenti “in materia di circolazione stradale e di sicurezza degli edifici” siano stati richiesti al Comune in precedenza senza arrivare a segno. Decisivo è però l’annuncio che il muro di via Cherso è destinato a cadere a partire da lunedì prossimo. Si spera che l’area retrostante, riprogettandone adeguatamente l’uso e realizzandolo al più presto, migliori la qualità della vita e del paesaggio di questo comparto urbano, oggi scarsa. Ma salutiamo con sollievo, insieme a Flavio, la prossima messa in sicurezza della circolazione stradale sull’intera via Cherso, senza bisogno di chiudere corsie di marcia.