“Da quando è esplosa l’alluvione del mese scorso, il Comune di Ravenna espone sulla pagina iniziale del proprio sito internet, sotto il titolo: “UN AIUTO PER RAVENNA”, i termini di una “Raccolta fondi per sostenere persone e frazioni colpite dell’alluvione”, informando che è possibile contribuirvi, dall’Italia e dall’estero, attraverso un bonifico intestato a “Comune di Ravenna”, con la causale “Donazione emergenza alluvione”. A circa 6 milioni di euro ammontano, fino a questo 16 giugno, le erogazioni versate a tale scopo sul conto corrente del Comune di Ravenna attivo presso La Cassa di Ravenna, suo proprio tesoriere. A 500 mila quelli versati allo stesso modo su conto corrente della Provincia.

Con sua spiacevole sorpresa, un cittadino ravennate, avendo risposto a questo appello effettuando un bonifico ordinario presso uno sportello di Poste Italiane, si è visto però applicare una commissione di 4,90 euro, che gli è sembrata disdicevole data la finalità solidaristica dell’iniziativa. Ne abbiamo ricevuto documentazione.

Il 25 maggio 2023, ABI, l’associazione degli istituti bancari italiani, ha diffuso una lettera circolare agli associati con cui, in analogia a precedenti eventi emergenziali, ha invitato “tutte le banche associate a non riscuotere commissioni su bonifici, o altre forme di trasferimento fondi, disposti sui conti correnti dedicati agli aiuti per sostenere le popolazioni colpite dall’alluvione in Emilia-Romagna, adottando ogni utile iniziativa in tal senso”. Peraltro, La Cassa di Ravenna stessa ha aperto un conto corrente per analoga raccolta fondi, destinandola in egual misura, con impegno assunto pubblicamente, alla Protezione Civile dell’Emilia Romagna ed alla Croce Rossa Italiana, in quanto “fortemente impegnate nella gestione dell’emergenza alluvionale”, ben precisando che “i bonifici possono essere effettuati senza commissioni”.

È vero che Poste Italiane non aderisce all’ABI. Tuttavia, essendo in mano pubblica, suo principale azionista è la Cassa Depositi e Prestiti, di cui Michele de Pascale, sindaco e presidente della Provincia di Ravenna, è membro integrato del Consiglio di amministrazione – quale presidente dell’Unione delle Province Italiane – per la gestione delle risorse provenienti dal risparmio postale. Egli pertanto potrebbe, grazie a tale ruolo importante, attivarsi presso Poste Italiane affinché dispongano di non sottoporre ad alcuna commissione i bonifici destinati a sostenere le popolazioni colpite dall’alluvione in Emilia-Romagna. In ogni caso, sarebbe doveroso avvisare pubblicamente i cittadini che, onde giunga interamente a beneficio degli alluvionati ogni somma a loro destinata, si accertino preventivamente che non sia vessata da commissioni.

Chiedo quali siano al riguardo le intenzioni del sindaco.”