“Il prossimo 30 ottobre scadrà il termine entro cui i contribuenti della Tassa Rifiuti (TARI) dovranno pagare almeno metà della propria bolletta, la cui seconda rata scadrà il 31 dicembre. È quindi ora che i cittadini interessati facciano valere il diritto che è stato loro riconosciuto dall’unica importante modifica del regolamento TARI introdotta dal Consiglio comunale il 27 aprile 2023. Superando comportamenti dell’amministrazione comunale molto contestati, questa modifica, proposta dal sottoscritto con un emendamento approvato all’unanimità dei 25 consiglieri presenti, introduce infatti “la possibilità per i non residenti di produrre autocertificazione anche riguardo all’assenza di inquilini nell’immobile di proprietà”. Secondo il regolamento, se muore il proprietario di un alloggio in cui viveva solo, chi subentra viene sempre considerato dal Comune “non residente” anche se risiede in questo Comune. Ciò significava che l’erede, quasi sempre un familiare, era obbligato, per il tempo in cui l’alloggio restasse non abitato, a pagare la parte variabile della TARI su un numero immaginario di persone, che una tabella del regolamento rapporta alla superficie dei locali: ad esempio, con oltre 65 metri quadrati si paga per 4 persone, per 5 con oltre 80 e addirittura per 6 con oltre 95.

Lista per Ravenna ha sempre parlato di “truffa”, perché per legge il parametro della superficie abitativa vale solo per la parte fissa della TARI (quella che remunera gli investimenti per la raccolta rifiuti), mentre, per la parte variabile (che finanzia il servizio di raccolta), vale solo il numero reale degli occupanti. Dopo la modifica, i “non residenti” possono autocertificare il numero vero anche se è zero. Del resto, è difficile vendere o affittare appartamenti vetusti che spesso, occupati originariamente da famiglie numerose, ma oggi da persone anziane rimaste sole, sono di vasta superficie, ma anche malmessi, fuori norma o quanto meno da ripulire a fondo, se non da ristrutturare. I cittadini che sono subentrati o subentreranno nella proprietà di un alloggio occupato solamente da un proprio familiare deceduto sono sempre più numerosi. Basti dire che nel Comune di Ravenna le famiglie composte da una sola persona sono 31.614 su 74.930, ormai quasi la metà.

Lista per Ravenna, che intende condurre fino in fondo questa battaglia, al limite anche presso il Giudice tributario, si è premurata di modificare allo scopo il vecchio modulo, rimasto intatto nel sito del Comune. Copia della specifica nuova versione, ottenibile rivolgendosi allo 0544-482225 o a grulistara@comune.ra.it, può essere compilata, sottoscritta e trasmessa o consegnata a Ravenna Entrate, come ha già fatto, in funzione di apripista, una contribuente residente nella nostra città.

In sostanza, dopo aver esposto i propri dati e quelli dell’unità immobiliare di cui si è entrati in possesso a seguito del decesso di una persona che l’abitava da sola, occorre sottoscrivere l’autocertificazione  predisposta nel modulo.

Autocertificazione

“Richiamati: il principio ‘chi inquina paga’, sancito dall’art. 14 della direttiva sui rifiuti 2008/98 CE del Parlamento europeo e del Consiglio, tradotto dall’art. 15, comma 2, del ‘Regolamento per la disciplina della tassa rifiuti’ del Comune di Ravenna nella formula base seguente: ‘La quota variabile della tariffa per le utenze domestiche è determinata in relazione al numero degli occupanti’;

l’affermazione dell’art. 15, comma 4, lettera b) del suddetto regolamento, secondo cui per le utenze domestiche non residenti, ‘si assume come numero degli occupanti, fatta salva la prova contraria, quella risultante dalla Tabella B in allegato’, prova contraria che appresso è esplicitamente consentita e avvalorata come segue: ‘In particolare le utenze domestiche non residenti possono produrre apposita autocertificazione che indichi il numero dei componenti il nucleo familiare del proprietario dell’immobile ovvero il numero degli inquilini regolarmente registrato ovvero l’assenza di inquilini’, facoltà appresso integrata con la precisazione seguente: ‘Resta in ogni caso ferma la possibilità per il Comune di applicare, in sede di accertamento, il dato superiore emergente da sopralluoghi o dalle eventuali ulteriori verifiche, ivi comprese le risultanze anagrafiche del Comune di residenza’;

preso atto che l’espressione, sopra evidenziata, ‘l’assenza di inquilini’ è stata introdotta ex novo dal ‘Regolamento per la disciplina della tassa rifiuti’ del Comune di Ravenna, approvato dal Consiglio comunale il 27 aprile 2023, esecutivo dal 14 maggio 2023;

in ossequio a tale aggiunta, il sottoscritto dichiara che l’unità immobiliare di cui sopra non è occupata, oltreché da alcun componente del proprio nucleo familiare, da nessun inquilino”.”