Ammonta a 540 mila euro il fondo di solidarietà per i soci e dipendenti delle cooperative associate a Legacoop che sono stati colpiti dall’alluvione.

L’iniziativa lanciata da Legacoop Romagna e Legacoop nazionale ha mobilitato migliaia di lavoratrici e lavoratori che hanno devoluto ore dalle proprie buste paga. Legacoop nazionale ha quindi raddoppiato la cifra raccolta sul territorio. La somma si aggiunge ai 4,3 milioni di euro che, attraverso numerose iniziative di solidarietà territoriale e nazionale, il sistema Legacoop aveva già raccolto nei mesi scorsi. 

I cooperatori che hanno presentato domanda per i danni dell’alluvione sono stati 192, per un totale documentato pari ad oltre 3,8 milioni di euro. Il valore medio del danno è di circa 20mila euro: una cifra che, ancora una volta, evidenzia l’entità della catastrofe subita dalla Romagna.

La somma sarà ripartita proporzionalmente all’entità del danno subito, in base a quanto previsto dal regolamento realizzato ad hoc per la gestione del fondo. L’informativa esatta sarà comunicata ai diretti interessati e alle cooperative nei prossimi giorni.

Oltre a Legacoop hanno partecipato alla raccolta fondi le imprese Assicoop Romagna Futura, Aster Coop, Astra, Cab Cervia, Cab Terra, Cooperativa Agricola Cesenate, Cocif, Coiec, Deco Industrie, Federcoop Romagna, Formula Servizi, Frigoriferi Industriali, Fruttagel, LIbrazione, Magema, Terremerse e Zerocento.

IL COMMENTO DELLA PRESIDENZA DI LEGACOOP ROMAGNA

Il contributo che verrà erogato si affianca a quanto già messo a disposizione dalla regione Emilia-Romagna, che ad oggi rappresenta l’unico sostegno concreto ricevuto dalle migliaia di famiglie alluvionate che, dopo più di due mesi dall’evento, sono alle prese con una gestione della quotidianità lasciata alla più completa solitudine istituzionale. Torniamo a denunciarlo, notando che in questi giorni allo stesso modo lo stanno finalmente facendo Sindaci appartenenti a tutti gli schieramenti politici, evidenziando come purtroppo su questo tema “il re sia nudo”. Innanzitutto, perché la solitudine delle famiglie è la medesima che interessa le imprese e, fra queste, le cooperative associate a Legacoop Romagna. 

Nessun segnale, nessuna risposta concreta da parte del Governo, nemmeno relativamente alla prima, parziale, copertura dei danni che avrebbe dovuto essere garantita dai 4,5 miliardi messi a disposizione attraverso i decreti emanati, ma di cui, ad oggi, in Romagna non c’è alcuna traccia.

Una situazione molto difficile, che conferma un atteggiamento incomprensibile da parte del Governo e crepe importanti sulla credibilità delle promesse fatte. La mancata disponibilità di indennizzi e contributi per la ripartenza, tuttavia, non è l’unico problema che preoccupa le imprese in queste ore.

Un’altra criticità è quella relativa alla sicurezza del territorio, reso dall’alluvione ancora più fragile, con una prospettiva di impatto molto negativo sulla mobilità, sui trasporti, e, di conseguenza, sull’economia.

Come denunciato a più riprese da diversi Sindaci romagnoli (anche in questo caso appartenenti a entrambi gli schieramenti politici), non tutti i collegamenti sono stati ripristinati, a causa dei fondi nazionali non ancora disponibili, nemmeno per i lavori eseguiti in somma urgenza.

Ci sono poi le strade riaperte con interventi che dovrebbero essere ulteriormente consolidati, perché il rischio che non sopportino le intemperie del prossimo autunno è realistico. Sarà chiaro a tutti, ma ci teniamo a ribadirlo: sono diverse le cooperative ancora in attesa del pagamento di interventi di ripristino delle strade effettuati ormai da molte, troppe settimane. Non è giusto. Speriamo davvero, dunque, che quanto emerso durante il vertice dei Sindaci con la struttura commissariale nei giorni scorsi corrisponda al vero e almeno queste risorse arrivino in fretta

Nessuno di noi ha dimenticato cosa è accaduto nelle immediatezze dell’evento alluvionale a tanti paesi e tante frazioni, soprattutto dell’Appennino: collegamenti interrotti, case isolate, approvvigionamenti di beni e servizi (anche di prima necessità) divenuti quasi impossibili. Una situazione che ha coinvolto direttamente diverse cooperative associate a Legacoop, che ricordiamo bene e preferiremmo non dover rivivere. 

Sicurezza e tenuta idrogeologica del territorio romagnolo sono un obiettivo prioritario: rivolgiamo a tutte le istituzioni locali ma, soprattutto, ai rappresentanti istituzionali nazionali, un appello perché, attraverso un vero lavoro di squadra, venga superato il tempo delle promesse, si passi ai fatti e arrivino in Romagna, al più presto, le risorse necessarie alla ricostruzione.