La polizia locale dell’ URF, dopo un indagine meticolosa ha individuato il presunto capo della gang di minorenni che, agli inizi del mese di febbraio si resero protagonisti di un increscioso episodio in centro a Faenza. Una signora del 1964, mentre tornava a casa in bicicletta verso le 20 di sera fu affrontata da un gruppo di sei ragazzi (4 maschi e 2 ragazze) che gli sbarrarono la strada.

Mentre la signora cercava di passare, uno dei ragazzi la colpì con uno sputo. I ragazzi circondarono poi deridendo la signora e il figlio che transitava in loco casualmente ed era accorso in suo aiuto. La signora raccontò subito la notizia su Facebook appena giunta a casa e, la circostanza, in breve tempo circolò in tutta la città manfreda suscitando profondo dissenso e preoccupazione  nei cittadini. Dopo alcuni giorni, la signora decise di sporgere anche formale denuncia presso il Comando della polizia locale di Faenza, che cominciò così immediatamente le indagini. Anche se il luogo dell’accaduto non è ripreso dalle telecamere della videosorveglianza, il gruppo dei ragazzi era però stato ripreso in quella serata, in diversi altri punti della città. Il lavoro veramente difficile dei vigili faentini, però, era dare un nome alle sagome dei giovani che erano stati ripresi dalle telecamere della videosorveglianza cittadina in quella serata nebbiosa, anche perché, oltre al buio e alla nebbia, i ragazzi indossavano, felpe con il cappuccio.

Insomma i primi giorni agli investigatori pareva, dare la caccia a una vera e propria banda di fantasmi. Dopo un paziente lavoro di ricerca e osservazione dei punti di aggregazione giovanili, e alcuni pedinamenti, i vigili faentini hanno individuato il ragazzo che dalle immagini pare essere il leader indiscusso del gruppo. Italiano, classe 2003, residente a Faenza da anni, anche se proveniente da un un’altra regione, dal fisico atletico, il ragazzo è stato convocato in Comando assieme alla madre nei giorni scorsi. Lo stesso ha ammesso subito di essere uno dei ragazzi coinvolto nei fatti ed è pertanto  stato denunciato alla procura dei minori di Bologna, ai sensi dell’art 610 del codice penale, la Procura dei Minori dovrà ora decidere i provvedimenti da prendere nei suoi confronti. Le indagini della polizia locale proseguono ora per identificare anche i complici, alcuni dei quali, dagli elementi emersi pare non siano residenti nella città di Faenza, l’identificazione dell’intero gruppo è comunque ormai solo questione di tempo e, la Polizia Locale invita perciò, gli autori di presentarsi spontaneamente in Comando prima di essere convocati.