“Potrebbe essere un buon avvio di saldi per gli acquisti e consumi delle famiglie”. E’ quanto afferma il Direttore di Confcommercio Ascom Lugo – Luca Massaccesi – sulla base delle stime di consumo per il periodo dei saldi.

“Questi saldi rappresentano una importante opportunità per i consumatori che potranno trovare nei negozi di moda un vasto assortimento di prodotti di qualità a prezzi convenienti, oltre al consueto ed insostituibile servizio. Il commercio del settore moda si conferma una componente essenziale per il valore e la vitalità di vie, piazze e centri storici e contribuisce alla crescita del Pil e dell’occupazione”.

“Nell’ ultimo mese – dichiara Massaccesi – abbiamo registrato una incoraggiante crescita di fiducia di famiglie ed imprese che va ad attenuare gli effetti negativi di una ancora elevata – seppur in calo – inflazione. Anche a fronte di un incoraggiante aumento degli acquisti natalizi presso i negozi di vicinato, siamo ottimisti per le vendite in questi imminenti saldi invernali”.

“Inoltre dalle previsioni si evidenzia una tenuta della propensione al consumo, dopo un anno complesso in cui la moda ha contribuito in maniera determinante al contenimento dell’inflazione.

Su scala nazionale, per i saldi saranno 15,8 milioni le famiglie che si dedicheranno allo shopping scontato e ogni persona spenderà circa 137 euro, per un giro di affari di 4,8 miliardi di euro”.

“In generale siamo ottimisti e pensiamo possano iniziare a farsi sentire sulla fiducia dei consumatori gli effetti del taglio del cuneo fiscale e contributivo, la diminuzione dell’inflazione ed i minori costi dei beni energetici, oltre alla crescita dell’occupazione. Potrebbero, così, incentivarsi i consumi e ridare energia ai negozi di prossimità alle prese con una stagione autunno/inverno che ha stentato a decollare”.

“E senz’altro d’aiuto – prosegue ancora Massaccesi – il dato della situazione economica generale: Confcommercio pronostica una crescita dello 0,9% congiunturale per il 2024: l’economia è in rallentamento, ma c’è tenuta dell’occupazione ai massimi storici, la produzione industriale ha smesso di scendere e i dati sul turismo continuano ad essere ottimi”.

“Per quanto riguarda in particolare il settore “moda” – conclude Massaccesi – per sostenere la presenza di negozi nel nostro tessuto urbano è importante che si vada oltre al taglio del cuneo fiscale introducendo un’Iva agevolata sui prodotti di moda ed in particolare su quelli made in Italy, un bonus moda per l’acquisto di prodotti ecosostenibili ed un canone di locazione commerciale concordato tra locatori e conduttori per ridurre il peso degli affitti. Più in generale a livello locale ci siamo impegnati nella campagna “Compro sotto casa perché mi sento a casa”, alla quarta edizione, nata per valorizzare il ruolo di aggregatore sociale nelle città delle attività commerciali, negozi, bar ristoranti, per evidenziare il legame tra gli abitanti di un quartiere e i suoi negozi”.