Sono 220 i progetti contenuti nel documento “Abitare il Territorio”, recentemente approvato dalla giunta, che raccoglie le iniziative culturali promosse dai consigli territoriali con le associazioni e rivolte alle comunità del forese e della città.

“Abitare il territorio” non costituisce solo un elenco di attività e di progetti socio-culturali, ma raccoglie una serie di proposte che sono il riflesso dell’identità sociale di un territorio, che va curata e mantenuta come una preziosa risorsa per la comunità.

Ed è proprio questo l’obiettivo principale condiviso dei progetti inclusi nel documento approvato dalla Giunta comunale su proposta dell’assessora al Decentramento Federica Moschini.

“I progetti, accolti ed elaborati dalle commissioni e fatti propri dai singoli Consigli territoriali – dichiara l’assessora Moschini –, costituiscono una importante occasione di partecipazione, non solo quando vengono proposti e fruiti dai cittadini e dalle cittadine a cui sono dedicati, ma anche nel momento della loro stessa progettazione e organizzazione. Un ampio ventaglio di proposte, quindi, che restituisce il quadro di un tessuto sociale, quello ravennate, dinamico e vitale, in cui si conferma, nonostante il particolare momento storico che si sta vivendo, la voglia di impegnarsi e ritrovarsi per valorizzare e migliorare il proprio territorio”.

L’Unità organizzativa Decentramento del Comune, con i suoi operatori e le sue operatrici culturali e i dieci Consigli territoriali, costituisce il referente istituzionale per la programmazione delle iniziative e il sostegno organizzativo e amministrativo.

Le associazioni coinvolte sono più di un centinaio, e operano su un ampio ventaglio di attività di intervento, rivolte ai cittadini e alle cittadine residenti, con ulteriori risvolti anche dal punto di vista turistico, per quello che riguarda l’attrattività delle differenti aree.

Molto articolati e diversificati sono infatti gli ambiti progettuali, nei territori decentrati, in cui possono essere raggruppate le varie attività proposte.

Si parte da tematiche comuni legate al rispetto dell’ambiente, per esempio attività di outdoor education presso parchi, giardini, aree verdi del territorio, per approdare alla realizzazione di vere e proprie opere d’arte con elementi naturali, classici esempi di Land Art.

Si promuove poi l’approfondimento della storia, quella nazionale e internazionale, con particolare attenzione alla Giornata della Memoria, al Giorno del Ricordo, alla Giornata dei Giusti; viene affrontata anche la conoscenza della storia locale, attraverso progetti specifici, come lo studio ed il recupero del dialetto, e della memoria del vissuto delle persone nei differenti luoghi e nelle differenti epoche, anche attraverso la ripresa di attività  del passato con laboratori di cucito, maglia,  immagini e il ricordo dei giochi di una volta.

Vengono proposti poi laboratori creativi, in particolare a tematica musicale, teatrale, di comunicazione visiva, fotografica, di danza, movimento, yoga unito all’arte, ci sono presentazioni di libri, e apprezzatissime letture animate per i bambini e le bambine.

Alcuni laboratori e corsi trattano poi temi maggiormente legati alle libertà individuali, ai diritti sociali e umani, al rapporto con le nuove tecnologie, i temi della diversità di genere, dell’identità, dell’educazione alla non violenza, il tema della sensibilizzazione verso la disabilità, vista in una diversa ottica, non come impedimento ma come opportunità.

Si giunge infine ai temi della libera creazione ed espressione artistica personale come atto liberatorio e espressione del sé interiore.

Si ricordano poi i laboratori, apprezzatissimi da tutta la comunità, rivolti ai giovani, ai ragazzi e alle ragazze, dai 14 ai 19 anni, di volontariato e cittadinanza attiva, dell’attività “Lavori in Comune”, che avranno un percorso estivo ed uno autunnale/invernale sperimentale, fortemente voluto dall’assessorato.