L’elaborazione e l’approvazione del Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche, il cosiddetto P.E.B.A., previsto dall’art. 32 commi 21 e 22 della legge 41 del 1986 e integrato dall’art.24 comma 9 della Legge 104/92, non è mai stato adottato.

La legge istitutiva del 1986 prevedeva che entro 1 anno tutti i Comuni adottassero obbligatoriamente il PEBA, pena il commissariamento ad hoc da parte della Regione Emilia-Romagna.

A distanza di oltre 32 anni il Comune di Ravenna non ha adottato il PEBA e la nomina del commissario da parte della Regione non c’è mai stata. D’altra parte come poteva la rossa Emilia-Romagna commissariare un Comune rosso manchevole?

Il risultato è che i disabili ravennati non hanno mai potuto beneficiare dell’eliminazione totale delle barriere architettoniche. Una vergogna !

L’eliminazione delle barriere architettoniche é una questione di civiltà oltre che un obbligo di legge.

I ravennati ed i turisti diversamente abili devono poter vivere pienamente e senza alcun ostacolo o difficoltà ogni spazio ed ogni luogo pubblico così come devono poter fruire dei mezzi pubblici.

A Ravenna questo obiettivo è ben lontano dall’essere raggiunto, non avendo mai adottato il PEBA. Negli anni, gli interventi effettuati per l’eliminazione delle barriere architettoniche sono stati pochi e sporadici, dettati dall’occasionalità e dall’urgenza. Oltre all’eliminazione delle barriere esistenti, occorre fare attenzione a non crearne delle nuove.

Per favorire il raggiungimento dell’obiettivo di rendere Ravenna un comune senza barriere architettoniche ho depositato, già nel luglio scorso, una mozione nella quale chiedo l’istituzione di un tavolo permanente di lavoro tra Comune di Ravenna e rappresentanze locali delle maggiori associazioni nazionali riconosciute che si occupano di disabilità.

Solo una stretta, intensa e fattiva collaborazione può raggiungere l’obiettivo dell’eliminazione totale delle barriere architettoniche.

Il tavolo, a nostro parere, deve definire l’anagrafe delle barriere architettoniche presenti negli edifici, nei luoghi, negli spazi pubblici, la strategia per la loro eliminazione, la pianificazione degli interventi in base alla loro priorità e concertare le risorse economiche da inserire nei bilanci annuali e nel piano triennale degli investimenti.

Nel processo di individuazione delle barriere architettoniche devono essere coinvolti i consigli Territoriali, poiché conoscendo il territorio di riferimenti possono contribuire in modo decisivo.

É necessario, inoltre, che il Comune adotti un manuale finalizzato sia alla progettazione di opere pubbliche per l’eliminazione delle barriere architettoniche sia a quella di nuovi progetti pubblici.

Ed é, altresì, indispensabile la costituzione di un coordinamento tra i diversi Assessori nonché un gruppo di lavoro tra i servizi coinvolti per dare continuità di azione e lavoro all’obiettivo di rendere Ravenna e le sue località prive di barriere architettoniche.