Il fuoco appiccato su un bus, portiere danneggiate, tendine, sedie e braccioli lacerati con pezzi lanciati fuori dai finestrini.

Ma anche martelletti di emergenza frangivetro asportati e centraline acustiche per la prenotazione di fermata mandate in tilt a forza di pigiare i pulsanti.

Sono in totale 73 gli studenti di Ravenna distribuiti su tre differenti istituti – una scuola media, una superiore e un centro di formazione professionale – denunciati dalla polizia locale perlopiù alla Procura dei Minorenni di Bologna per vandalismi compiuti sui mezzi pubblici della città romagnola durante il trasporto casa – scuola.

Secondo quanto riportato dal Resto del Carlino di Ravenna , gli inquirenti, grazie alle telecamere di bordo, hanno inoltre documentato i cori di insulti agli autisti di Start Romagna da mesi esasperati dalla situazione. Degli indagati, 65 sono minorenni: sono accusati a vario titolo e in concorso di interruzione di pubblico servizio, resistenza, oltraggio e lesioni a pubblico ufficiale, incendio, false generalità e getto pericoloso di cose.

Le maggiori criticità si sono manifestate tra settembre e dicembre 2021, in piena pandemia, rivelandosi attraverso decine di episodi. Sovente tutto partiva da gruppetti che, assembrandosi senza mascherine sui sedili posteriori, pianificavano le scorribande. In una occasione alcuni studenti a settembre avevano indotto il conducente a fare scendere tutti i passeggeri in zona stazione ferroviaria per chiedere a Start Romagna la sostituzione del mezzo del quale una porta, a causa dei vandalismi subiti, non funzionava più. L’episodio più inquietante risale a ottobre con fiamme sul bus della linea 80: dai video si vede un giovane che, dopo avere cosparso il passaggio centrale di gel igienizzante, appicca il fuoco con un accendino. Il rogo è stato spento grazie al pronto intervento dell’autista con l’estintore di bordo.

(fonte ANSA)