Si è appena conclusa la stagione teatrale 2022-23 del Goldoni di Bagnacavallo, proposta e organizzata per il Comune da Accademia Perduta/Romagna Teatri.
Il numero delle presenze totali di spettatori è stato di 8673: 4136 per la stagione di prosa, 2112 per il teatro scuola, 1059 per il teatro dialettale, 892 per la rassegna per bambini “Favole” e 474 per “Teatri d’inverno – sguardi sulla drammaturgia contemporanea”. Ventotto sono stati gli spettacoli proposti, alcuni in doppia replica.
Quanto agli abbonati, sono stati 407 per la stagione di prosa, suddivisi in due turni, 77 per la rassegna “Favole” e 74 per quella dialettale.
Nell’ambito della stagione di prosa, un particolare numero di presenze hanno fatto registrare gli spettacoli di Teresa Mannino “Il giaguaro mi guarda storto”, “Andavo ai 100 all’ora” di Paolo Cevoli e “Così è (se vi pare)“ con Milena Vukotic e Pino Micol che al Teatro Goldoni ha avuto la sua Prima nazionale. Per la rassegna “Favole” benissimo sono andate “Le avventure di Pesce Gaetano” di Giallo Mare Minimal Teatro e gli “Abbracci” del Teatro Telaio e per “Teatri d’inverno” la performance di Ascani Celestini in “Museo Pasolini”, mentre, per le rappresentazioni in lingua vernacolare, lo spettacolo della Cdt La Rumagnola con l’addio alle scene di Arturo Parmiani è stato visto dal maggior numero di spettatori. Molto frequentati sono stati anche gli incontri pomeridiani con gli artisti al Ridotto del Goldoni.
Oltre ai dati prettamente numerici, ottimi sono i riscontri rilevati attraverso i questionari di gradimento sottoposti al pubblico al termine della stagione. Più del 95% delle testimonianze ha giudicato la proposta artistica del Goldoni “soddisfacente” o “molto soddisfacente” e il medesimo risultato viene ottenuto dalla qualità dei servizi offerti (biglietteria, maschere, prezzi di abbonamenti e biglietti, comunicazione). Alla specifica domanda circa l’intenzione di rinnovare l’abbonamento per la prossima stagione, ben il 98% degli intervistati ha risposto affermativamente.
«Il Teatro Goldoni rappresenta la nostra città sotto diversi aspetti, sia storico-architettonici che culturali. Una cultura non chiusa – osserva la sindaca Eleonora Proni – ma che al contrario si offre e si manifesta sotto diverse forme. In questo senso si muove perfettamente l’azione di Accademia Perduta/Romagna Teatri, che organizza e gestisce le rassegne di prosa, per bambini e ragazzi e dialettale. Se a contraddistinguerne la proposta è come da tradizione la qualità, si tratta anche in questo caso di una qualità che parla a tutti, come peraltro ben dimostrano i numeri delle rassegne. Fondamentale per noi è anche il coinvolgimento dei giovani e delle scuole, perché il respiro del teatro sa dare ai ragazzi quell’immediatezza e quei palpiti di vita che nient’altro, neppure oggi, riesce a dare.»