Come ogni anno, da oggi 21 dicembre tornano in vigore le misure ordinarie di limitazione alla circolazione, oltretutto a ridosso delle festività natalizie, con grave pregiudizio per le attività commerciali. Stiamo parlando di provvedimenti obiettivamente pressoché inutili, come peraltro ha affermato in più circostanze la stessa Anci, l’assise  dei sindaci italiani, perché le polveri sottili si spostano velocemente e il rischio, appunto, resta  quello di lasciare immutata la situazione. Anche perché si tratta di misure estemporanee con effetto tampone così blando se non sono accompagnate da piani strutturali  mirati. In queste ‘giornate ecologiche’ pur intravedendo un flebile fine di sensibilizzazione e probabilmente qualche incentivo economico in entrata,  non mancano tuttavia gli effetti sociali provocati da queste iniziative. Molti disagi soprattutto per le persone anziane, ma più in generale per i cittadini che non hanno alternative all’uso della propria auto per gli  spostamenti o, in molti casi, che non possiedono la  disponibilità economiche per la sostituzione  del veicolo in uso con modelli di vetture più recenti. Si continua, insomma, ad intervenire sulla limitazione del traffico e si interviene marginalmente  rispetto alle emissioni delle abitazioni e delle industrie. Oltretutto se questi pseudo blocchi della circolazione possano avere un qualche significato, occorrerebbero interventi strutturali per migliorare e rendere più appetibile, ad esempio, il trasporto pubblico mediante un ventaglio di servizi efficienti, come la frequenza e la velocizzazione delle corse, il miglioramento del comfort complessivo e del trasporto di pacchi,  con una serie di collegamenti e punti di scambio meglio congegnati rispetto allo stato attuale. Fra l’altro queste giornate ecologiche recano forti contraccolpi anche all’economia cittadina ed in particolare al settore commerciale, già peraltro gravato da una serie di problematiche di vario genere.

Se non si vuole, dunque,  ridurre il blocco della circolazione ad una mera esibizione folcloristica di facciata, come accennato, va dato maggior senso all’iniziativa migliorando il servizio di trasporto pubblico poco competitivo e attrattivo. Oltretutto aggravato dal fatto che i più anziani non potranno avere più abbonamenti a prezzo calmierato!”

Gianfranco Spadoni

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