Scuola, primo bilancio per la didattica a distanza: gli studenti hanno risposto responsabilmente. Manca il fattore umano

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In attesa di conoscere i prossimi mesi della scuola italiana, gli istituti superiori della provincia di Ravenna tracciano un primo bilancio positivo dell’attività condotta a distanza con gli studenti, iniziata ben prima che la Regione Emilia-Romagna mettesse a disposizione i propri canali istituzionali per garantire il servizio a tutti. Quasi tutte le scuole di Faenza, Lugo e Ravenna, infatti, si erano attrezzate autonomamente, su diverse piattaforme, per garantire agli studenti la prosecuzione, in qualche modo, dell’offerta didattica mediante lezioni, verifiche, compiti, interrogazioni, ma soprattutto un minimo di interazione quotidiana docente-studenti, indispensabile soprattutto per i ragazzi di quinta superiore, e un’evasione dalla routine dell’isolamento. Sono proprio gli studenti di quinta coloro che più di tutti stanno partecipando in queste settimane alla didattica a distanza con maggior impegno, come d’altronde è naturale che fosse. Per loro, d’altronde, al termine del periodo di emergenza, ci sarà l’importante esame di maturità, anche se al momento non è possibile concepirne ancora le modalità.