L’innovazione tecnologica incontra il mondo dell’agricoltura grazie alla nuova centralina meteo recentemente installata all’Istituto tecnico agrario “Luigi Perdisa” di Ravenna. L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla partecipazione della scuola al progetto “Sempre Verde”, che ha visto anche l’adesione dell’istituto professionale “Persolino-Strocchi” di Faenza e del Polo tecnico professionale di Lugo, con la Provincia di Ravenna in qualità di ente capofila e Unioni dei Comuni della Bassa Romagna e della Romagna Faentina partner associati a supporto degli istituti. Il progetto rientra nell’ambito dell’Azione ProvincEgiovani 2019, promosso dall’Unione Province d’Italia (Upi) e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale.

All’istituto professionale “Persolino-Strocchi” di Faenza il progetto è stato orientato alla sensibilizzazione degli studenti alla sostenibilità ambientale e alla valorizzazione degli spazi con un approccio verde, e si è concluso con la realizzazione di suggestivi “giardini verticali” all’interno e all’esterno della scuola. Il Polo tecnico professionale di Lugo ha organizzato un “educational hackathon” per favorire la conoscenza del territorio e discutere sulle soluzioni possibili per renderlo più green. Il confronto è stato preceduto da due workshop dedicati ai temi dell’economia circolare, dell’ambiente e del design thinking.

L’istituto tecnico agrario “L. Perdisa”, da sempre sensibile ai temi della sostenibilità, ha scelto di proiettarsi nel futuro di un’agricoltura digitale ed efficiente dal punto di vista tecnico, ambientale ed economico. La scuola è dotata di un’azienda di circa 8 ettari, che funge da laboratorio per le esercitazioni degli studenti e funziona come un’azienda agricola a tutti gli effetti. Prendendo spunto dalle sfide che l’agricoltura moderna si trova a dover affrontare, come i cambiamenti climatici, la razionalizzazione delle risorse, la riduzione degli input chimici e l’aumento degli standard qualitativi, la scuola si è dotata di moderni dispositivi e sensori per il monitoraggio, elaborazione, trasmissione e analisi dei dati di campagna. In particolare il progetto della nuova centralina meteo, seguito dal professor Giuseppe Tarcisio Nardella, affronta il tema della sostenibilità in termini scientifici, anche nell’ottica di elaborazione del concetto di “agricoltura 4.0”. La raccolta e l’elaborazione di dati agro meteo consentirà infatti di interpretare e impiegare le informazioni ottenute a fini agro-ambientali, sulle quali gli studenti potranno impostare sistemi di monitoraggio finalizzati ad un utilizzo consapevole e sostenibile delle risorse.

Il compito principale della stazione sarà quello di raccogliere dati agro metereologici quali i millimetri d’acqua, l’umidità e l’evaporazione utili, per esempio, ad attuare irrigazioni mirate in base all’asciugatura del terreno. Si tratta di uno strumento che da un lato permetterà di migliorare la produzione e diminuire lo spreco di risorse, dall’altro potrà fornire agli studenti, competenze inerenti le tecnologie dell’informazione applicate in ambito agrario, accrescendo in loro una maggiore consapevolezza ambientale e di cittadinanza attiva.

L’inaugurazione della centralina meteo si è svolta alla presenza del presidente della Provincia e presidente Upi Michele de Pascale, della consigliera provinciale all’Istruzione Maria Luisa Martinez, del dirigente scolastico dell’istituto “Morigia-Perdisa” Gennaro Zinno e della professoressa Marina Mundula.

“Sosteniamo con convinzione il percorso avviato con AzioneProvincEgiovani per promuovere nuovi interventi nell’ambito delle politiche giovanili volti a valorizzare il mondo dei giovani – dichiara il presidente della Provincia di Ravenna – Con questa nuova centralina meteo l’istituto Perdisa, eccellenza del territorio, offrirà a studenti e studentesse la possibilità di avvalersi di uno strumento innovativo che darà loro modo di accrescere ulteriormente le proprie abilità digitali in campo agrario, anche in vista delle nuove figure professionali richieste dal settore e in un’ottica di sostenibilità e pieno rispetto dell’ambiente”.