Ouidad Bakkali: In ricordo di Walter della Monica

“Apprendo con grande tristezza della scomparsa di Walter della Monica, un instancabile lavoratore della cultura.
Con lui ho avuto il piacere di condividere molti progetti culturali e ho avuto l’onore di vederlo all’opera. È stata una persona generosa e mite, elegante nel pensiero e modesta nel porsi, tra i suoi tanti meriti ricordo l’aver intrapreso, prima di tanti, un fondamentale lavoro sulla Divina Commedia di Dante Alighieri e in particolare il progetto della “Commedia nel mondo” perché aveva intuito quanto il sommo poeta potesse insegnare a noi di oggi quanto il dialogo fosse importante. Più di 60 traduzioni da tutto il mondo sono arrivate grazie a lui a Ravenna, creando ponti culturali inestimabili con artisti e scrittori da tutto il mondo.
Oggi Ravenna perde un grande uomo di cultura, alla sua famiglia e ai suoi cari la mia più cara vicinanza.”

Dichiarazione del Sindaco di Cervia Massimo Medri 

“La scomparsa di Walter Della Monica è una immensa perdita per il mondo della letteratura e della cultura.

Cervia gli è particolarmente legata e debitrice per avere contribuito a dare gli albori agli eventi culturali della città con il “trebbo poetico” nel 1953 a Milano Marittima.

Un’intuizione geniale insieme a Toni Comello che diede vita al progetto di portare la poesia italiana fra la gente e la lettura di testi poetici a contatto col pubblico, diffondendo la cultura letteraria, e che tuttora persiste nella forma moderna di reading e presentazioni.

Walter era una persona di straordinaria umanità e accoglienza, sempre disponibile al dialogo e al confronto.

I suoi stimoli sono stati fondamentali per una crescita culturale non solo in ambito della Romagna, ma a livello nazionale.

Un uomo umile e di profonda sensibilità nonostante il suo profondo sapere.

A nome personale, dell’Amministrazione comunale e della città di Cervia ci stringiamo al dolore della famiglia.”

Cordoglio di Confindustria Romagna:

“Confindustria Romagna esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Walter Della Monica, intellettuale vulcanico e anima culturale della città di Ravenna e della Romagna tutta, che ha saputo valorizzare a livello internazionale con iniziative di rara caratura, abbinando sapientemente storia, letteratura, poesia e attualità.

A lui l’Associazione sarà per sempre grata per l’ideazione del Premio Guidarello per il giornalismo d’autore, di cui era rimasto Garante e che ha seguito fino all’ultima edizione con spirito partecipe e costruttivo.

Il riconoscimento negli anni è cresciuto restando allo stesso tempo saldo sul territorio, anche grazie al suo incessante contributo, alla sua energia e al suo entusiasmo: così continuerà ad essere in onore della sua memoria.”

Messaggio di Farideh Mahdavi Damghani: 

“Ho conosciuto Walter Della Monica, quando avevo 37 anni. E avrò 60 anni tra pochi giorni. Durante questi anni, sono stata molto fortunata a riuscire a conoscerlo sempre di più e vedere come stava e come pensava e come si comportava. Era estremamente generoso per natura, disposto a fare qualsiasi cosa per chiunque. Che fosse italiano o meno. Che fosse un uomo o una donna. Finché anch’essi abbiano voluto rendere un qualche tipo di servizio e di aiuti alla Cultura nel senso assoluto della parola, Egli era sempre lì per voi, per prendervi per mano e guidarvi, passo dopo passo, in quel lungo e difficile cammino. Lui era sempre lì. Sempre.

Non importava cosa stavi facendo o pensando. Non importava quanta fiducia avevi nei tuoi sforzi culturali. Walter era sempre al tuo fianco per aiutarti con i suoi incoraggiamenti calorosi, le sue risate gioiose, le sue grida piene di entusiasma e di esaltazione quando c’era  un nuovo progetto, una nuova idea, o una nuova traduzione. E poi ti riempiva di una moltitudine di materiali, commenti, spiegazione tecniche e ti inviava persino libri di cui avresti potuto aver bisogno nel tuo percorso verso il completamento e la perfezione.
Amava tutti i poeti di tutti i tempi e viveva per loro e voleva che tutti gli altri esseri umani intorno a lui e fuori dall’Italia li conoscessero i poeti Italiani del Novecento e li amassero tanto quanto li amava lui. Tuttavia, Dante per lui, era un’altra cosa, e per decenni visse solo per Dante. Qualunque cosa facesse, la faceva per Dante. Credeva in tutte le cose che Dante gli aveva ispirato e insegnato. Per questo motivo, era diventato più che gentile, più che generoso, più che entusiasta. Voleva glorificare la vita con la poesia, con i pensieri poetici, con il comportamento poetico. Perché? Perché era un romantico nel cuore. E voleva usare il suo cuore appassionato per farci diventare esseri umani migliori. E cio, solo con la lettura e la comprensione della Poesia universale. Poesia antica, medievale o moderna. Voleva farci sentire proprio come lui
Tutti i poeti, tutti. Senza eccezione.
Amava una poesia intitolata, Voglio vivere di Esenine. Amava le poesie di Cardarelli e Ungaretti. Amava Tagore e Pessoa. E così tanti altri che ora ho perso il conto. Con il suo aiuto, ho pubblicato in Iran un’Antologia dei più grandi poeti italiani di tutti i tempi. Ho tradotto Leopardi, Petrarca, Montale, Ungaretti, Cardarelli, Quasimodo, ho tradotto il bellissimo Cantico di San Francesco. Ho continuato a tradurre tutte le opere di Dante. E dovevo i miei sforzi culturali e letterari a lui e solo a lui. Prima al mio carissimo padre che mi aveva insegnato ad amare i libri e poi a Walter Della Monica che mi ha reso quello che sono oggi.
Oggi sono più che triste. Sono in profondo lutto. Ho perso il mio padre spirituale, il mio mentore, il mio amico…
So che lo incontrerò di nuovo. Spero che sia nel Paradiso di Dante, dove tutti i poeti e santi e angeli e anime belle sono riuniti …
Carissimo Walter, Dio sia con te.
Ti ho sempre amato come mio carissimo padre spirituale.
Ti amerò sempre come tale.
Nessuno ti dimenticherà mai.
E io non ti dimenticherò mai.
Che la Misericordia di Dio sia su di voi. Dio ti benedica.
Le mie più sentite condoglianze alla sua bella e amorevole famiglia. I miei pensieri sono con voi.”