Si avvicina il tradizionale appuntamento estivo con la Sagra del Buongustaio, in programma a Reda dal 17 al 23 agosto. Gli organizzatori hanno reso noto le regole di accesso all’evento, che si svolgerà come sempre nel campo sportivo parrocchiale della frazione a pochi chilometri da Faenza. Per quanto riguarda il ristorante, allestito all’aperto, è previsto il libero accesso senza prenotazione, naturalmente nel rispetto del distanziamento sociale.

Solo per l’accesso all’area spettacoli è richiesto il Green Pass, sulla base del Dl 105 del 23 luglio 2021 e del Dl 111 del 6 agosto 2021, per tutti gli spettatori dai 12 anni in su. Saranno disponibili posti a sedere numerati, prenotabili solamente la sera stessa dell’evento. Si ricorda che il Green Pass viene rilasciato nei seguenti casi: dopo avere fatto almeno una dose del vaccino contro il Covid-19; dopo essere risultati negativi ad un test molecolare o antigenico rapido effettuato nelle ultime 48 ore; in caso di guarigione dal Covid-19. Il Green Pass può essere richiesto online tramite l’app Immuni o l’app IO, oppure in farmacia, utilizzando la tessera sanitaria.

“La Sagra del Buongustaio proporrà come sempre sette giorni all’insegna della buona cucina romagnola, con una particolare attenzione al prezzo. Nello stand gastronomico ogni sera, dalle 19, si potranno gustare gli ottimi primi fatti a mano, grigliate di carne e freschi piatti estivi.

Il programma degli spettacoli – con inizio sempre alle 21,30 – prevede per martedì 17 agosto il liscio dell’orchestra Mirco Gramellini. Mercoledì 18 appuntamento con gli Jbees: un tuffo nella disco music degli anni ’70, ’80 e ’90. Giovedì 19 un classico della Sagra del Buongustaio: i Moka Club. Venerdì altro “must“ della festa di Reda: i Qluedo. Sabato 21 spazio alla tradizione dei ballerini romagnoli con Giorgio e le Magiche Fruste; conduce Penelope Landini, con la partecipazione di Giovanni D’Angella, da Zelig e Colorado. Domenica 22 sarà la volta della musica del Trio Italiano. Infine, lunedì 23 chiusura con la band bolognese dei Joe Dibrutto”.