Ha ufficialmente preso il via questa mattina a Cervia la Route21 Chromosome on the Road, l’appuntamento annuale con il viaggio che porterà ragazzi affetti da sindrome di Down in giro per l’Italia in un esaltante tour in moto.

All’evento inaugurale hanno presenziato il sindaco di Cervia Massimo Medri e l’Arcivescovo di Ravenna-Cervia Mons. Lorenzo Ghizzoni, che ha impartito la propria benedizione ai sette partecipanti che quest’anno percorreranno la Route e agli organizzatori, tra cui Nicole Wederich, presidente di Diversa-Mente, associazione promotrice dell’iniziativa di inclusione sociale, e Gian Piero Papasodero, vicepresidente e biker che ogni anno accompagna i ragazzi.

“Grazie per aver scelto la nostra città – ha dichiarato il sindaco Medri nel corso della conferenza stampa che ha preceduto la partenza – Ho aderito con grande gioia all’invito di Nicole Wederich. Il nostro spirito di ospitalità si concretizza in iniziative come queste, fondamentali per sensibilizzare i cittadini verso temi importanti come la disabilità e l’inclusione. Lo sviluppo della città è legato ai concetti di civiltà, solidarietà, fratellanza, amicizia. Sosteniamo questi progetti perché rispecchiano i nostri valori e la diversità è sicuramente un valore e una ricchezza che, se opportunamente sintetizzata, diventa la forza di un intero Paese.”

Prima della partenza per la seconda tappa, che porterà la Route a Correggio, i ragazzi hanno ricevuto la benedizione dell’arcivescovo, che ha espresso parole di incoraggiamento e stima per l’associazione Diversa- Mente e i suoi rappresentanti.

“Iniziative come questa aiutano la realtà sociale a essere più attenta verso le persone affetta da sindrome di Down, che sono portatrici di grande dignità – ha affermato Monsignor Ghizzoni – Questi ragazzi e ragazze hanno un’umanità che colpisce e che li rende preziosi per quello che riescono a creare in una famiglia, in un gruppo, in un ambiente. Parlo per esperienza personale, perché io stesso avevo un cuginetto Down e da adolescente ho dedicato i miei weekend e le mie vacanze a fare volontariato in associazioni che si occupavano di questi ragazzi. È stata un’esperienza emozionante che oggi mi rende particolarmente sensibile al tema”.

Alla guida della Harley-Davidson Ultra Limited 107 che porterà i partecipanti a vivere un’esperienza unica e indimenticabile c’è Gian Piero Papasodero, ideatore del progetto che ormai dal 2015 dà vita alla Route21.

“Route21 non è partito come un progetto ma come un viaggio – spiega – unendo la passione per le moto, il mito della Route66 e quel cromosoma in più che caratterizza la sindrome di Down. Ho iniziato da solo e alla fine ho trovato amici e sostenitori. Dopo aver percorso oltre 60mila chilometri in sei anni, ci ritroviamo di nuovo qui per un’altra avventura, come una famiglia. I ragazzi hanno sviluppato senso di appartenenza, si riconoscono nel gilet che indossano e grazie al tour hanno la possibilità di vivere la propria vita nella sua unicità”.

“Di disabilità non si deve solo parlare – ha affermato la presidente di Diversa-Mente Nicole Wederich – ma si deve vivere concretamente scoprendo la normalità di questi ragazzi. È con questo spirito che è nata Route21. Quindi non posso che augurare, come si dice in gergo motociclistico, ‘Buona strada’”.

Nel suo lungo viaggio, la Route21 toccherà ben 25 città lungo lo stivale e farà tappa, tra le altre, a Verona, Monza, Genova, Pontedera, Crotone, Salerno, Catania, e poi di nuovo su verso Roma e Viterbo, dove si concluderà domenica 4 ottobre.

I ragazzi si alterneranno in una sorta di staffetta che li vedrà tutti riuniti per la tappa conclusiva del viaggio. Lungo il tragitto amici e sostenitori si uniranno alla spedizione e percorreranno qualche chilometro della Route.

Giunta alla settima edizione, la Route21 Chromosome on the Road prende ufficialmente il via nel 2015 con l’obiettivo di sfidare l’omologazione che spesso incasella i ragazzi affetti da sindrome di Down e lasciar emergere il carattere e le peculiarità di ognuno.