“La situazione della sanità in Emilia-Romagna non è affatto florida, con conseguenze negative sull’operato dei dipendenti del comparto ma soprattutto sulla salute dei cittadini. La Fials ha, più volte, portato all’attenzione generale le problematiche emerse negli ultimi tempi. Non ultima quella relativa agli ospedali, rispettivamente, di Faenza e di Lugo. In particolar modo i reparti di cardiologia, letteralmente smantellati.
Situazione ospedaliera Faenza e Lugo: interviene la Fials
Sono pervenute numerose segnalazioni inerenti alla riorganizzazione interna dell’Ausl Romagna, variazioni operate dall’Azienda che non tengono conto della salute di un bacino di cittadini compreso tra le 140.000 e le 150.000 unità. Durante le ore che vanno dalle 20 di sera alle 8 di mattina non è prevista la presenza di un cardiologo di guardia. Così facendo si mette a rischio, di fatto, la salute dei pazienti cardiologici ricoverati al pronto soccorso o presso i reparti di medicina. O, peggio, questi ultimi, vengono trasferiti negli ospedali di Forlì e Ravenna.
Sul tema è intervenuto Alfredo Sepe, Segretario Regionale Fials Emilia-Romagna, rilasciando le seguenti dichiarazioni in merito: “L’Ausl Romagna sta provvedendo a tagliare i servizi ed a trasformare, di fatto, la natura stessa degli ospedali. La Fials chiede all’Azienda di tutelare la salute dei cittadini e di mettere gli operatori sanitari nelle migliori condizioni possibili per svolgere le proprie mansioni lavorative. L’Assessore alle politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna, Raffaele Donini, sta mettendo a serio rischio la salute dei cittadini”.
La suddetta Organizzazione Sindacale non si fermerà fino a quando non verrà trovata un’adeguata soluzione che tuteli in primis la salute dei cittadini.  E per consentire ai lavoratori dell’ambito sanitario di poter svolgere le proprie mansioni. Sono previste, infatti, nuove attività sul territorio per sensibilizzare le persone su questo ed altri temi, compresa la già citata tenda itinerante all’esterno di ogni nosocomio del territorio emiliano-romagnolo.”