Ci sono novità sul menù di quanto si apparecchia per la nostra città la prossima settimana.

Martedì prossimo viene recuperato l’OMC fermato dalle alluvioni di maggio ma non possiamo dire che sia questa la novità. Il blocco di maggio era stato uno stop paradossale per un evento che promuove l’emissione di gas serra: come altrimenti definire l’arresto provocato da uno di quegli eventi estremi resi più intensi e frequenti proprio dal cambiamento climatico che i gas serra causano? Di per sé il “nuovo” OMC non è che sia qualcosa di nuovo. Siamo arrivati alla 16esima edizione in 30 anni di quella che è la fiera di chi vende, chi compra e chi offre servizi di contorno al ricco business delle energie fossili. E la sostanza è sempre quella lì. Stesso posto, stesso business e stesse facce. Quel che è cambiato è il crescente impatto del greenwashing che oramai riveste tutto il programma di termini come “decarbonizzazione”, “transizione” e perfino “sostenibilità”. Ma, appunto, al di là della facciata, tutto come al solito.

La vera novità, annunciata in una conferenza stampa martedì scorso, è il convegno che si realizzerà per la prima volta a Ravenna la prossima settimana per ribaltare il paradigma del fossile. “Vivere senza il fossile possibile e necessario” è infatti il titolo e il tema conduttore che accompagnerà dal 24 al 27 ottobre il vertice ambientalista promosso dal coordinamento ravennate della Campagna per il Clima – Fuori dal Fossile a cui Ravenna in Comune aderisce e partecipa. Ci sarà un primo momento di confronto con l’OMC davanti al Pala de André il 24 ottobre dalle 9.30 del mattino con il tradizionale presidio ambientalista che da anni si svolge in concomitanza ai lavori della lobby del fossile. Poi però lasceremo la prima periferia di Ravenna per il centro cittadino dove si terranno quasi tutte le sessioni del convegno.

Martedì 24 ottobre pomeriggio ci sarà l’intervento di Mario Pizzola (“La sporca pace”) dalle ore 17.30 al Polo delle Arti di Piazza Kennedy. Mercoledì 25, dalle 17.30, presso la sala Ragazzini di Largo Firenze, dietro la chiesa di San Francesco, avrà luogo la sessione “Crisi climatica: c’è ancora tempo?” con gli interventi di Vincenzo Balzani, Vittorio Marletto, Margherita Venturi e Massimo Polidoro. Giovedì 26 dalle ore 20, sempre alla sala Ragazzini, il titolo della sessione è “Oltre l’alluvione – La crisi climatica, l’ingiustizia sociale degli eventi estremi, la gestione del territorio” ed interverranno Gabriele Bollini, Bruna Gumiero e Alessandra Bonoli. Infine, venerdì 27 ottobre ci si trasferirà alla Sala Buzzi al civico 11 di via Berlinguer per assistere alla sessione “Si può – Le alternative ci sono e sono una cosa seria (e allontanano le guerre)” con gli interventi di Leonardo Setti, Anna Fedriga e Barbara Domenichini. Per il programma completo rinviamo al sito di Ravenna in Comune.

Quando, il 16 luglio 2019, il Consiglio Comunale approvò la Mozione per dichiarazione di Emergenza Climatica come Ravenna in Comune, attraverso il nostro capogruppo Massimo Manzoli, dichiarammo:

«Noi chiediamo che l’impegno di oggi non sia volto solo a tranquillizzare le nostre coscienze, ma deve essere lo stimolo per un nuovo modo di fare politica. Questo documento deve spingerci, ad esempio, a piantare più alberi, per creare nuovi polmoni verdi soprattutto nella pianura padana, uno dei territori più inquinati al mondo, proprio perché disboscato quasi completamente. Questo documento deve farci riflettere su ogni metro quadrato che andiamo ad impermeabilizzare con nuove costruzioni, perché non ce lo possiamo più permettere. Dobbiamo spingere sul recupero dell’esistente, come del resto già previsto dalla legislatura vigente. Basta eccezioni! Questo documento deve incentivare le nostre scelte energetiche, portandoci verso l’elettrico rinnovabile, per abbandonare definitivamente il fossile. Questi sono quindi gli impegni che dovremo prendere quotidianamente, soprattutto nelle piccole/grandi scelte che effettueremo in consiglio comunale, dove dovremo essere coerenti rispetto ciò che riporta questa mozione. Ricordiamoci che, malgrado i nostri tentativi di distruzione, la natura si salva e si ripara sempre. Chi invece rischia di estinguersi per le proprie azioni è l’uomo».

Da allora non si è assistito a nessuno dei cambi di passo promessi dal Sindaco dal balcone di Palazzo Merlato. Continua il consumo di suolo e prosegue l’incentivazione delle energie fossili con il consenso e l’attivo intervento del centrosinistra del Sindaco ma anche dell’opposizione di centrodestra. I risultati sotto forma di disastri si vedono sempre più spesso ma al di là delle parole di circostanza non si va. Addirittura il Sindaco se la prende con gli ambientalisti che, notoriamente, non hanno in mano nessuna delle leve del potere. È tempo di un cambiamento radicale. Ravenna in Comune invita tutte e tutti a partecipare al presidio e al convegno per aumentare la consapevolezza dell’urgenza anche nelle forze politiche che continuano imperterrite a favorire l’interesse della lobby del fossile a scapito del futuro della nostra comunità. Vivere senza il fossile è possibile e necessario!