Proroga di un mese al CEAR che aveva chiesto un mese e mezzo. Ora è il 22 aprile la nuova data stabilita per la conclusione dei lavori sui ponti di via Baiona in base a una determina comunale, la n. 445/2022 del 18 marzo scorso, firmata dal dirigente del servizio strade che fa capo all’area infrastrutture civili dell’assessorato retto da Federica Del Conte, laureata in ingegneria edile. Doveva concludersi tutto l’11 marzo scorso. Che poi era già diventato il 23 marzo a causa di una sospensione dei lavori.

Il 21 marzo, e cioè tre giorni dopo la firma della determina di proroga, ma il giorno prima che questa diventasse pubblica sull’albo pretorio comunale, avevamo letto alcune dichiarazioni dell’Assessora. Quel che aveva detto apparirebbe in contraddizione con la proroga che era stata appena rilasciata: «Siamo ancora nei tempi. La consegna delle due strutture ristrutturate è fissata per fine marzo. […] Si tratta comunque, in generale, di ritardi contenuti, il ponte di Porto Corsini è praticamente finito. Non capisco, dunque, perché attorno a questa faccenda si è voluto creare un allarmismo così eccessivo ed esasperato».

Come Ravenna in Comune, ovviamente, solidarizziamo con tutta quella parte di cittadinanza che da mesi è costretta a subire passivamente il disagio rappresentato dai lavori, aggravato dal funzionamento a singhiozzo del traghetto per Marina, e invece di ricevere scuse viene accusata di allarmismo “eccessivo ed esasperato”. Pensiamo in particolare (ma non solo) ai residenti dei lidi, soprattutto quelli nord, e ai lavoratori (ma non solo) degli insediamenti industriali di via Baiona, da ottobre 2021 chiusa al transito veicolare.

Ma soprattutto ci chiediamo: quando parlava di conclusione entro marzo, l’Assessora era a conoscenza che il termine era già stato prorogato dai suoi uffici per fine aprile? Leggiamo nel suo curriculum che, prima di assumere la guida dell’assessorato, ha avuto esperienze come capo cantiere. Dunque, di come funziona un cantiere e dell’importanza di rispettare il cronoprogramma dei lavori ne dovrebbe sapere abbastanza. Forse, allora, ci viene il malevolo sospetto, è come funzionano i suoi uffici e le tempistiche dei suoi atti che non sono tanto chiari. Come al solito, se è Ravenna in Comune a non avere capito, siamo pronti a fare pubblica ammenda. Attendiamo fiduciosi la replica dell’Assessora e, soprattutto, la conclusione dei lavori, questa volta senza ulteriori ritardi.