A dar retta a de Pascale & soci in questi giorni ci saremmo dovuti trovare davanti agli ultimi preparativi per l’inaugurazione del parco dell’ex Caserma Dante Alighieri. Esattamente tre mesi fa l’Assessora Del Conte infatti aveva garantito: «Consideriamo che per l’inizio dell’estate sia pronto e completato». Basta guardare alla fotografia dell’area che illustra questo articolo e che abbiamo scattato ieri per capire che non sarà così.

Noi di Ravenna in Comune, del resto, non ci avevamo creduto e le avevamo replicato già in marzo: «Sembra un po’ improbabile che per l’estate il cantiere sia sostituito da un parco fruibile dalla cittadinanza. Sembrerebbe il solito annuncio sparato a caso come per il nuovo (inutile) Palazzetto, i nuovi uffici comunali, la riqualificazione della Fabbrica Vecchia e del Marchesato, eccetera eccetera. Stiano certi comunque, Sindaco e Assessora, che nonostante l’attuale incredulità, durante l’estate Ravenna in Comune si farà lo stesso trovare pronta a riconoscere di essersi sbagliata nel caso di un’eventuale inaugurazione».

Ora è la stessa Assessora ad ammetterlo: «Entro l’estate noi non arriveremo a consegnare il parco finito». Non solo: «Oggi è in corso ancora la caratterizzazione delle aree che porterà alla bonifica totale di quest’area. Sono procedure che richiedono tempo per le analisi e per le successive valutazioni dei risultati. Pochi giorni fa c’è stata la conferenza dei servizi sulla bonifica dell’area e sta andando avanti la caratterizzazione: io immagino possa durare ancora qualche mese, per cui entro l’estate noi non arriveremo a consegnare il parco finito. Penso che tutta questa fase sarà ultimata per l’autunno».

A dar retta all’Amministrazione Comunale ci sono sempre ottime ragioni per non rispettare le scadenze che si è data da sola. In questo caso l’Assessora ripercorre puntualmente tutto l’iter. Che conosciamo benissimo, del resto, perché è lo stesso racconto tutte le volte: bonifiche in corso, cisterne da rimuovere, ecc. ecc. Tutto ampiamente noto che però, ogni volta, viene presentato come la scoperta di un mondo nascosto e inatteso. Roba da far invidia a Jules Verne.

Il primo annuncio risale al 2018: «un progetto di rigenerazione che sostituisca una zona cementificata con un parco pubblico». I tempi per la realizzazione? «I lavori cominceranno fra la fine del 2019 e l’inizio del 2020». Invece l’intervento era slittato a gennaio 2021 ed era stato il Sindaco a tirar fuori la promessa elettorale di turno: «In estate sarà il quarto grande parco della città». Estate 2021. Poi diventata estate 2022, col Sindaco che nel frattempo si è defilato, lasciando all’Assessora il compito di metterci la faccia volta a volta per spostare sempre più in avanti la scadenza.

Ogni lavoro a cui si accinge l’Amministrazione de Pascale va nello stesso modo. Si inizia con l’annuncio roboante per conquistare la prima pagina in una campagna incessante di autopromozione, a cui viene dato un termine, che però non sarà mai rispettato. Ma non di qualche giorno. Mesi. A volte anni. Ponti, strade, edifici pubblici… l’elenco è lungo e coincide con il programma di mandato. In pratica se si guarda al programma del mandato scorso ci si accorge che ci stanno dentro le opere di quello attuale.

Ravenna in Comune sa bene che in autunno non ci sarà alcun parco. E lo sanno altrettanto bene il Sindaco e l’Assessora. La speranza è che almeno il completamento di questo parco non sia rinviato ad un programma elettorale prossimo venturo.