Sabato 4 settembre alle ore 21, all’Arena del Cinema Europa, sarà l’occasione per assistere alla proiezione del primo film della cinematografia slovacca, Jánošík, musicato dal vivo da David Kollar, Tomas Mutina e Paolo Ranieri.

La serata, ad ingresso gratuito, organizzata in collaborazione fra Cinema Europa e il cineclub Il Raggio Verde, prevede l’inizio della proiezione alle 21.

Per il primo lungometraggio di produzione slovacca, risalente al 1921,  è stata giustamente scelta la vita di Janosik il più romantico personaggio delle leggende e della poesia di questo popolo. Janosik è figlio delle genti e delle montagne della Slovacchia e la rappresentazione della sua vita è una vera e propria miniera in particolare per quanto riguarda le tradizioni popolari della Slovacchia.

La storia è ambientata all’inizio del XVIII secolo, quando molti contadini della monarchia asburgica avevano l’obbligo di lavorare nei campi dei nobili per due giorni alla settimana. Juraj Jánošík, un giovane e imponente studente di seminario, torna nel suo villaggio natale e scopre che sua madre malata è appena morta. Il conte Šándor, tuttavia, non libererà il padre di Jánošík dai suoi obblighi settimanali per il funerale della moglie e, anzi, ne ordina la fustigazione. Questa punizione risulta fatale per il padre. Sconcertato e arrabbiato Jánošík e fugge dal villaggio.

Mentre è in fuga, Jánošík incontra dei banditi, si unisce a loro e ne diventa il capo. La banda di Jánošík deruba i nobili in viaggio e usa travestimenti per derubare i nobili a feste e balli della contea, il tutto per ridistribuire il bottino tra i contadini.

Nel 1995 l’UNESCO ha inserito questa pellicola nel National Cinematography Heritage.

Il regista, Jarosav Siakel, era un emigrante americano originario della Slovacchia, ritornato nel suo Paese per girare il film.

La nuova edizione della colonna sonora è stata commissionata dall’Istituto Nazionale del Cinema Slovacco a David Kollar, musicista e compositore vincitore di numerosi premi tra cui quello per la miglior scrittura di colonna sonora nel 2019.

David Kollar, improvvisatore e compositore di colonne sonore molto attivo nella scena europea che vanta collaborazioni con Eivind Aarset, India Czajkowska, Gergo Borlai.

Per la colonna sonora David si è ispirato alla tecnica del Pentimento utilizzata in pittura.

“Volevo una musica diversa da quella che la gente si sarebbe aspettata in un film del 1921, volevo che fosse più attuale. Ho utilizzato parti di orchestra di Kilar, Zeljenka, Cikker (compositori Cechi e Slovacchi) e le ho trattate come se fossero elementi grafici: ritalgliandoli, rallentandoli, accelerandoli e sovrapponendoli ho creato una trama sulla quale ho adagiato la mia musica.”