foto di repertorio

E-WORK FAENZA-FAMILA SCHIO 55-82
(parziali: 19-26 / 34-44 / 44-60)
E-Work: Franceschelli 2, Edokpaigbe 7, Cvijanovic 3, Peresson 14, Bernabè, Gori, Spinellli 2, Grande, Dixon 15, Booker 9, Brossmann 3. All: Seletti
Schio: Juhasz 15, Bestagno 2, Sottana 8, Verona 2, Guirantes 8, Crippa 4, Chagas 6, Parks 16, Keys 4, Penna 7, Reisingerova 10. All: Dikaioulakos
Arbitri: Martellosio, Giunta e Rodia

Alla vigilia, non aveva nulla da perdere l’E-Work Faenza che si sarebbe trovato di fronte, davanti al pubblico amico, le campionesse d’Italia in carica del Famila Schio. Nonostante il pronostico piuttosto chiuso a favore delle venete, le ragazze di coach Seletti non partono certamente battute, viste anche le buone, buonissime prestazioni offerte contro Bologna e Venezia. Pesante l’assenza di Tagliamento, alla fine pesano (e parecchio) le prove sottotono di diverse “big”, schiacciate dalle continue rotazioni di alto livello delle venete.
Alla fine la spunta 55-82 Schio, capace di allargare il gap a cavallo tra i due tempi, raggiungendo anche il +29 negli ultimissimi secondi di match. La differenza, netta, arriva anche dai punti segnati dalla panchina: per Schio sono 37, per Faenza solo 11 (7 di Edokpaigbe).
Per le tricolori, Giorgia Sottana, alla soglia dei 35 anni, dimostra di avere ancora molto da offrire al basket femminile, con una caterva di gioielli regalati alle compagne e 8 punti segnati. Devastante per impeto, punti e ritmo, Parks che Faenza non riesce mai (o quasi) ad arginare.
Per la squadra di coach Seletti, avvio incredibile di Antonia Peresson che infila 4 triple in poco più di 7 minuti, ma che poi trova una difesa personalizzata che le spegne le polveri (solo 2 punti nella restante parte del match). Dixon comincia “morbida”, poi comincia a macinare, ma sotto alle plance è un po’ troppo sola e non riesce a tenere alta la bandiera (15 punti, topscorer delle locali) più di tanto. Applausi per Edokpaigbe che prova a scuotere le compagne con tanta energia in campo.
Ora per Franceschelli e compagne tre partite che potrebbero diventare fondamentali per il proprio campionato, a partire dalla trasferta di domenica 26 novembre al PalaSelvapiana di Campobasso contro la Molisana Magnolia, quindi il 3 dicembre la PalaBubani contro l’Allianz Geas Sesto San Giovanni e, una settimana dopo, a Roma contro l’Oxygen.

Alla palla a due, Cvijanovic, Peresson, Booker, Dixon e Brossmann per Faenza e Juhasz, Verona, Guirantes, Parks e Keys per le ospiti di coach Dikaioulakos.
Avvio piuttosto confusionario da ambo le parti, a parte le triple di Peresson e Parks (5-5 al 2’), quindi sistema le cose per Faenza il 3/3 dall’arco di un’entusiasmante Antonia Peresson che completa il parziale di 13-0 per le locali al 3’ (13-5). Arriva il timeout di un imbufalito coach Dikaioulakos che scuote le sue, mandando in campo anche Sottana. Faenza al rientro in campo si scontra con l’aggressività della difesa ospite e con le due triple consecutive di Juhasz e quella di Parks che firmano il controbreak di 0-9 e il nuovo vantaggio veneto (13-14), ma Peresson firma un’altra tripla pazzesca che fa ancora esplodere il PalaBubani (4 cesti da lontano per il play). Nel finale di parziale, le ospiti fanno ruotare un po’ di effettivi, aumentando il vantaggio fino al 17-24 col primo canestro di Giorgia Sottana, eterna stella di Schio. Si va al primo intervallo breve sul 19-26, con 12 punti di Peresson e 3 di Cvijanovic, mentre dall’altra parte 9 di Parks e 8 di Juhasz. Avvio in difficoltà per Dixon, Booker e Brossmann.
Anche il 2° quarto parte con parecchia confusione sul parquet che impedisce il gioco fluido: dopo 2’45” di gioco nessun canestro nel parziale, fino al cesto in post basso di Reisingerova (+9 Schio). Seletti prova a giocarsi la carta Edokpaigbe (che nella gara precedente contro Battipaglia fu vitale per la vittoria faentina), nel tentativo di scuotere la sua squadra. Al 4’ Penna punisce la difesa di casa con una tripla che fa malissimo per il 22-33 di Schio che sta prendendo le redini del match, senza azioni clamorose o ritmi insostenibili. E’ Faenza a mancare in attacco. Dixon cerca di riprendere il filo del discorso con il canestro, realizzando il 7° punto personale a metà frazione e, subito dopo, Candy Edokpaigbe, senza paura, si prende e realizza una tripla che vale oro, anche perché, a 4’ dalla sirena, Schio è già in bonus e coach Dikaioulakos si rifugia in un timeout per spezzare un po’ il ritmo delle locali (29-35 coi liberi di Dixon). A 3’ dalla sirena Seletti rimanda in campo Booker e Franceschelli, dando respiro a Peresson e Edokpaigbe. Ma l’americana non è in serata in attacco e dall’altra parte Parks non perdona dall’angolo sinistro (29-42) per l’ennesimo strappa del Famila Schio. Nel finale Juhasz e Dixon segnano in fotocopia sotto canestro per il 34-44 con cui ci si ferma all’intervallo lungo. Nel secondo quarto si segna di meno da ambo i lati, con tanti errori anche in transizione, con Sottana che si eleva nello smistamento di assist e passaggi filtranti, facendo correre la squadra a buoni livelli. Dopo 20’ di gioco le ospiti hanno 14 punti da Parks (4/5 da tre punti), 10 da Juhasz e 5 (a testa) per Guirantes e Penna. Il Faenza Basket Project risponde con i 12 punti di Peresson (che va in bianco nel 2° quarto) e gli 11 di una ritrovata Dixon che si riprende molto bene rispetto ai primi minuti di appannamento. Completano i 3 punti (a testa) di Edokpaigbe, Cvijanovic e Brossmann e i 2 di Booker. Fanno la differenza (a livello numerico e puramente statistico, chiaramente) i 13 punti usciti dalla panchina di Schio contro i soli 3 (tripla di Edokpaigbe) di Faenza.
Al cambio campo Seletti sceglie Peresson, Cvijanovic, Booker, Dixon e Brossmann, mentre dall’altra parte Guirantes, Sottana, Parks, Keys e Reisingerova.
La ripresa la sbloccano Booker e Parks nel primo minuto di gioco, ma è molto più aggressiva la squadra campione d’Italia in carica che, al 4’, scappa sul 36-53 con la tripla di Guirantes e l’arresto e tiro in piena area di Sottana. Ci prova coach Seletti a scuotere la sua squadra con un timeout “caldo”, anche perché al rientro in campo dopo l’intervallo le manfrede non riescono mai a trovare una linea di passaggio pulita, né, tantomeno, canestri “facili”. Sottana allunga ancora sul +19 a metà parziale, che diventa +21 col cesto di Keys. Le locali appaiono svuotate di energia, soprattutto mentale, nei confronti di una squadra tosta che dà battaglia senza guardare al tabellone: solo negli ultimi 2’ c’è un parziale risveglio delle locali: Peresson, Dixon e Franceschelli (dalla lunetta) firmano il -15 (44-59), a 30” dalla sirena. A 5 secondi dalla fine un timeout di coach Dikaioulakos è quantomeno poco spiegabile, se non per organizzare qualche prova di schema per i finali di tempo. Schema che frutta solo un libero di Bestagno e il tiro di Franceschelli allo scadere con stoppata da dietro di Parks, vera e propria dominatrice (insieme a Sottana) del match. All’ultima pausa ci si arriva sul 44-60, con Faenza in grado di segnare solo 10 punti, contro i 16 di Schio che ha, per lo più, gestito ed incrementato il vantaggio.
L’ultimo quarto vede in avvio un’accelerazione delle ospiti che intendono chiudere quanto prima i conti: al 2’30” tornano sul +20 (44-64) col libero di Bestagno. E dopo il cesto di Edokpaigbe, la risposta di Crippa firma il nuovo +21 che bissa il massimo vantaggio firmato nel quarto precedente. Che si trasforma sul +25 (45-70) a metà frazione sui liberi di Crippa. La tripla di Booker accorcia, ma Schio, ormai, gioca senza particolari patemi, anche perché troppe giocatrici importanti di casa non danno il proprio contributo (nell’arco dell’intero match).
Nel finale su Faenza cala anche un po’ di frustrazione e rassegnazione, con Franceschelli e Edokpaigbe che tentano di non mollare. Lo svantaggio, però, non cala in maniera significativa (restando sempre oltre i 20 punti) e Schio vince senza problemi, mandando, tra l’altro, a referto tutte le atlete iscritte in distinta.
Da segnalare, negli ultimi giri di lancette, l’esordio in serie A1 di Silvia Bernabè e di Ilaria Gori per il Faenza Basket Project che finiscono in campo insieme alle altre giovani Edokpaigbe e Grande. L’ultimo canestro del match lo firma Candy Edokpaigbe, letteralmente l’ultima a mollare tra le locali: vince Famila Schio 55-82.