Dopo l’ennesimo incendio successo non più di un mese fa nella cava “Crocetta”, questa volta domato in poco tempo grazie all’intervento del Vigili del Fuoco, evitando i gravi disagi avvenuti la scorsa estate nella Cava Zannona, che dista poche centinaia di metri, si alza la voce della politica sulla vicenda.

È il capogruppo della Lega Gabriele Padovani a far sapere che presenterà un’interpellanza in comune per fare chiarezza e per ottenere le risposte che i cittadini residenti a ridosso delle cave aspettano da molti mesi.

Spiega quindi l’esponente leghista: “I fatti risalgono alla scorsa estate quando scoppiò un enorme incendio nella Cava Zannona e ci vollero parecchi giorni per domarlo. Da allora i cittadini aspettano azioni concrete da parte di Regione, Comune e proprietà su alcune tematiche cruciali quali lo smaltimento delle ceneri, la messa in sicurezza della zona, e chiedono il ripristino a zona agricola per i lotti dove si effettuava attività estrattiva, ad oggi esauriti.”

“Il Comune deve spiegare ai cittadini come può essere possibile che dietro a delle concessioni di estrazione si possano insinuare attività produttive di lavorazione legna, in una zona soggetta alla paesaggistica, con permessi dati in proroga e in deroga. La domanda che sorge spontanea dopo gli avvenimenti è solo una: vista la pericolosità del materiale stoccato vengono rispettate le normative antincendio?” chiosa il consigliere leghista che continua con le domande “La proprietà si è adeguata alla nuova AUA (autorizzazione unica ambientale)? Sono tante le domande fatte dei residenti, ma ad oggi l’Amministrazione non ha ancora risposto.”

Prosegue il capogruppo: “Il Comune sa che, come scritto nella concessione, ha facoltà di fermare le attività qualora il caso si presentasse un pericolo pubblico? Sa che esiste una fidejussione che permetterebbe al Comune stesso di ripristinare a terreno agricolo l’area scavata?”

Conclude quindi Padovani: “Qualche mese fa l’Amministrazione Comunale faceva sapere che la proprietà era intenta a spostarsi in una zona più consona allo stoccaggio e alla lavorazione della legna, ma ad oggi, non è cambiato nulla anzi, leggendo sulla stampa la risposta data dalla proprietà al comitato cittadino, non vi è traccia alcuna di questa imminente “delocalizzazione”. Per questo motivo l’azione della Lega non si fermerà qui, ma chiederò al consigliere Liverani di presentare in Regione un’interrogazione, perché i cittadini meritano risposte.”