I consiglieri di Lega Salvini Premier nel consiglio comunale di Cervia hanno depositato un’interpellanza a risposta scritta per il sindaco e la giunta inerente alla proprietà immobiliare Cdp.

 

Ecco il testo integrale dell’interpellanza: 

“INTERPELLANZA A RISPOSTA SCRITTA

Oggetto: proprietà immobiliare CDP.

V I S T O

– L’ORDINE DEL GIORNO AD OGGETTO: PROPRIETÀ IMMOBILIARI CDP” su proposta del Gruppo Consigliare Lega Salvini Premier condiviso e approvato nella seduta consigliare del 09.09.2021, nel quale di chiedeva alle forze politiche del Consiglio comunale di intraprendere una iniziativa nei confronti dei loro parlamentari di riferimento, per attivare nei confronti di Cassa Depositi e Prestiti per arrivare a una soluzione di questo problema ormai non più rinviabile.

Si chiedeva inoltre una soluzione equa che tenesse conto anche dei residenti ex monopoli di Stato, in particolare delle famiglie indigenti.

Si impegnava il Sindaco e la Giunta a intraprendere tutte le misure che le competono per cercare di trovare un accordo con Cassa Depositi e Prestiti affinché questo prezioso patrimonio immobiliare potesse rientrare, in tutto o in parte, nelle disponibilità del Comune o del territorio, sulla base delle indicazioni che sarebbero arrivate da parte delle Commissioni consiliari competenti (il Sindaco si è impegnato esplicitamente in tal senso);

– La DELIBERA DI INDIRIZZO PER MODALITÀ E CRITERI PER L’ACQUISIZIONE AL PATRIMONIO DEL COMUNE DELL’IMMOBILE DENOMINATO “EX GARAGE EUROPA” SITO IN VIALE 2 GIUNGNO N. 118/A IN CORRISPONDENZA DELLA I TRAVERSA, DI PROPRIETÀ SOC. PENTAGRAMMA ROMAGNA SPA – ROMA, FINALIZZATO ALLA REALIZZAZIONE DI UN PARCHEGGIO discussa durante la seduta consigliare del 30.06.2022;

– L’ORDINE DEL GIORNO AD OGGETTO: IMMOBILE DENOMINATO “EX GARAGE EUROPA” del Gruppo Consigliare Lega Salvini Premier rinviato nella seduta consigliare del 26 luglio 2022. P R E M E S S O – che Cervia è nata per accogliere una categoria di lavoratori “i salinari”, gente dedita ad un lavoro duro, estenuante ed ingrato, che non ricevendo la meritata attenzione ed un giusto riconoscimento per i sacrifici fatti, con il chirografo del 9 novembre 1697 il papa Innocenzo XII (Pignatelli, 16151700) informato sulle condizioni dei Cervesi (“… li miserabili effetti prodotti loro da quell’Aere reso ormai quasi pestifero a causa della situazione di essa Città in adiacenza alle Paludi dall’Acque stagnanti, e putride delle Saline, sicché vada scemando quotidianamente il numero dell’Abitanti, e da ciò… restino insieme diminuite se non affatto mancanti, et abbandonate l’istesse fabriche de’ sali di tanta utilità…”) autorizzò la ricostruzione vicino al mare di una nuova città composta di «… una conveniente abitazione per il Governatore pro tempore della Città, con le sue carceri; la casa per li Ministri Camerali; il quartiere e Stalle per il Bargello, e Sbirri, e l’Osteria, e forno; e quaranta Casette a due piani di quattro stanze l’una da affittarsi a’ Salinari, et altre povere Persone…”.

La Camera Apostolica, tramite i suoi delegati, fu incaricata di edificare le abitazioni per i salinari e altre povere persone, insieme agli ambienti necessari per i servizi della Comunità, recuperando poi le spese conseguenti con l’imposizione di un aumento sul prezzo di vendita del sale, pari a due quattrini romani per ogni dieci libbre, ossia di uno scudo d’argento per dieci quintali di sale;

– che le case in questione sono state assegnate nelle varie epoche ai salinari e alle loro famiglie, e che negli anni 80-90 il demanio iniziò a vendere le case ai salinari, vendite che si sono protratte per diversi anni; ma quando nel settembre 2001 fu emanato il decreto nr. 351 poi convertito in legge nr. 410, nel novembre dello stesso anno le vendite furono bloccate da Roma. Infatti tale legge prevedeva che per privatizzare le proprietà del demanio, doveva essere costituita una società veicolo (Fintecna) con il compito di valorizzare il patrimonio immobiliare dello stesso demanio.

Il blocco delle vendite lasciava i salinari che avevano già iniziato le pratiche d’acquisto senza nessuna direttiva, stessa sorte anche per coloro che avevano già corrisposto l’anticipo previsto per l’acquisto della propria casa; mentre chi era riuscito a comprare aveva avuto anche sovvenzioni a fondo perduto; – che nel 2003 il demanio vende a Fintecna per 322.000.000 di euro, il proprio patrimonio immobiliare fra cui i beni di Cervia, contestualmente i salinari concessionari venivano informati dell’avvenuto passaggio di proprietà e da quel momento nessun altra comunicazione, neppure la richiesta di indennità concessoria;

– che nell’agosto del 2007 Fintecna Immobiliare (che nel 2005 aveva ricevuto in conferimento da Fintecna Spa il patrimonio immobiliare di cui sopra) vende a Pentagramma Romagna Spa il patrimonio immobiliare Cervese, mantenendo UNA quota del 50%.

A questo punto, a gennaio 2010, Pentagramma si fa viva tramite raccomandata con i concessionari con una richiesta di indennità di occupazione spropositata; – che a novembre 2011, dopo alcuni contatti con l’allora Sindaco di Cervia, viene proposto alle famiglie salinare con l’egida dei sindacati l’acquisto delle case al prezzo di 2300 euro al mq, un prezzo completamente fuori mercato, considerando lo stato di degrado in cui riversavano e riversano tutt’ora le case in questione; quindi, vista l’impossibilità di portare avanti una trattativa seria con Pentagramma, le famiglie salinare formarono un comitato per citare in Giudizio il Demanio, Fintecna, Fintecna Immobiliare e Pentagramma per il mancato rispetto della legge 410 all’art. 3 comma 3 “È riconosciuto in favore dei conduttori delle unità immobiliari ad uso residenziale il diritto di opzione per l’acquisto, in forma individuale e a mezzo di mandato collettivo, al prezzo determinato secondo quanto disposto dai commi 7 e 8.

Le modalità di esercizio dell’opzione sono determinate con i decreti di cui al comma 1. Sono confermate le agevolazioni di cui al comma 8 dell’articolo 6 del decreto legislativo 16 febbraio 1996, n. 104”. Già nel documento di compravendita del notaio Enrico Parenti Rep. 92073/22899 del 08.08.2007 Pentagramma da atto a Fintecna che le case sono occupate dai concessionari elencandone i nominativi; – che nel giugno del 2016 viene emessa la sentenza di 1° grado dal giudice di Ravenna che respinge la richiesta del comitato di annullare gli atti e/o in subordine concedere il diritto d’opzione ai ricorrenti così come stabilito dalla legge 410 in quanto non è stato riconosciuto il diritto sancito, pur specificando in sentenza che i legittimati sono i salinari e/o i loro eredi. Da qui il ricorso in appello, che il 23 marzo 2021 conferma quella di 1° grado a causa di un vizio di forma; – che negli ultimi tempi, Pentagramma ormai completamente di proprietà di Cassa Depositi e Prestiti, ha proposto di vendere le case al prezzo di 1.200 euro al mq, ma il prezzo sarebbe ancora elevato, come indicato da perizie e da valutazioni fatte da agenzie e da Banche, oltre che da una perizia del Tribunale di Ravenna che valuta una di queste case a 580 euro al mq;

– che lo stato di degrado delle abitazioni crea pericolo per i passanti e per i salinari abitanti, e perciò sarebbe d’interesse della proprietà cedere gli immobili, ed evitare opere di manutenzione straordinaria necessarie per scongiurare il pericolo di crolli con conseguenti danni per cose e persone;

– che 43 famiglie rischiano di ritrovarsi senza tetto.

C O N S I D E R A T O

– che il 23 luglio 2014 Pentagramma con atto del notaio Federico Rossi di Bologna (repertorio 72106 fascicolo 31011) vende alla società Alimentari Casadei di Dallamora Giuseppe & C. snc, un negozio in Cervia (foglio 35 particella 139 sub 10) al prezzo di euro 215.000,00, pur essendo stato pagato da Pentagramma con atto del notaio Enrico Parenti di Roma (repertorio 92073 raccolta 22899 del 08/08/2007), 1.615.189,83 euro, e il 23 luglio 2014 nuovamente con atto del notaio Federico Rossi (repertorio 72107 fascicolo 31012) vende a Plazzi Daniele Impresa Individuale, al prezzo di euro 60.200,00 un negozio (al foglio 34 particella 139 sub 2) che era stato pagato nel 2007 sempre atto notaio Parenti, euro 231.467,72. – che nell’atto di acquisto del redatto dal notaio Parenti del patrimonio immobiliare di Cervia vengono descritti i valori di acquisto per i vari comparti così come segue:

 Colonia Marina (monopolio di Stato) – Via Matteotti (MM). 16.600.000,00

 Direzione Saline Cervia- Via Mazzini 1.750.000,00

 Unità immobiliari in località canalino M/M 7.650.000,00

 Unità immobiliari Borgo Saffi Cervia 3.000.000,00

 Unità immobiliari Quadrilatero Cervia 10.000.000,00

 Terreno località ospedale Cervia 100.000,00 per un totale di 39.100.000,00 di euro; – che nel bilancio societario al 31/12/2013 il valore del patrimonio immobiliare di Pentagramma è valutato in euro 51.546.982,00, mentre nel 2014 a seguito di una svalutazione il valore immobiliare viene iscritto a bilancio in 43.170.000,00 euro. Nell’anno 2015 viene applicata una ulteriore svalutazione al patrimonio immobiliare che viene iscritto per un totale di euro 24.760.000,00.

Nell’anno 2016 viene effettuata una ulteriore svalutazione a seguito di una perizia fatta da Praxi Spa di Milano fissando il valore immobiliare a 20.700.000,00 di euro. Pertanto rispetto al valore iniziale del patrimonio di 51.546.982 di euro del 2013 il valore viene svalutato in pochi anni del 60%;

– che nei documenti presentati al tribunale di Roma dopo la richiesta di concordato preventivo dell’agosto 2017 viene citata la perizia della Praxi spa riportando appunto un valore totale di euro 20.700.000 così composto:

 Colonia Marina valore acquisto 16.600.000,00 di euro, valore Praxi 1.500.000,00 euro con un decremento del 90,96%

 Direzione saline valore acquisto 1.750.000,00, valore Proxi 3.500.000,00 di euro;

 Canalino valore acquisto 7.650.000,00 euro, valore Proxi 5.800.000,00 di euro con un decremento del 24,18%

 Borgo Saffi valore acquisto 3.000.000,00, valore Proxi 3.000.000,00 di euro;

 Quadrilatero valore acquisto 7.896.159,00, valore Proxi 6.900.000,00 di euro con un decremento del 12,62%;

 Negozi valore acquisto 2.103.841,00, valore Proxi 0 euro;

 Terreni valore acquisto 100.000,00, valore Proxi 0 euro.

Totale valore acquisto 39.100.00 di euro, valore Proxi 20.700.000 di euro R I T E N U T O – che i beni di “Ex Monopoli di Stato” rappresentano un bene fondamentale per la nostra città ed in particolare il centro storico rappresenta il biglietto da visita di ogni città e che dovrebbe essere un fiore all’occhiello e lustro anche per Cervia, ma il degrado in cui riversa buona parte di quello della nostra città, costituito per la maggior parte dai beni immobiliari degli ex Monopoli di Stato, è al quanto imbarazzante ed indecoroso;

– che è sotto gli occhi di tutti che è possibile ravvisare un ingente danno erariale dovuto alla svalutazione degli immobili per mancanza di cura e di manutenzione degli stessi a seguito dei vari passaggi di proprietà che si sono susseguiti negli anni;

– che i diritti di fatto, sanciti per legge, dei cittadini meritevoli non sono stati garantiti. Chiediamo al Sindaco e alla Giunta:

1- A che punto sono le trattative per l’acquisizione dei terreni denominati Garage Europa e qual’è il prezzo definitivamente concordato.

2- Esistono trattative da parte dall’amministrazione nei confronti di Cassa Depositi e Prestiti riguardanti altri beni tra quelli sopra elencati?

3- Cosa ne pensa l’amministrazione sulla possibilità di acquisire “l’Ex Direzione saline” immobile che potrebbe rivelarsi strategico nello sviluppo del centro storico.

4- Si sta cercando di tutelare l’interesse pubblico e nello specifico quello delle famiglie che da generazioni vivono in quelle case?

5- Si è consapevoli del fatto che un bene di tutti è in totale stato di degrado con il conseguente pericolo per persone e cose oltre ad un ingente danno erariale ed economico facilmente ravvisabile?

6- Perché ad oggi non si è agito nei confronti di Cassa Depositi e Prestiti (e predecessori) per danno ambientale e d’immagine alla città di Cervia, per lo meno obbligando manutenzioni e la messa in sicurezza degli immobili con soluzioni decorose?

7- Esistono soluzioni allo studio dell’amministrazione per quanto riguarda la colonia marina?

8- È passato ormai un anno dall’impegno preso dal sig. Sindaco per rapportare lo stato delle trattative con CDP sui beni in oggetto, quando sarà convocata la commissione consigliare competente?

9- Quale altri giudizi esprime il Sindaco e la Giunta in merito alle problematiche sopra esposte?

10- Quali ulteriori informazioni sono disponibili in merito alle problematiche in oggetto? Ai sensi del comma 4° dell’art. 27 del Regolamento del Consiglio Comunale chiediamo risposta entro giorni 20 (venti) dal deposito della presente, ovvero entro e non oltre il 12.09.2022. Cervia, 22/08/2022.

I Consiglieri Comunali:

Enea Puntiroli, Daniela Monti ,Stefano Versari”