Dei rapporti fra Mozart e Da Ponte sappiamo, in verità, pochissimo; sono i capolavori che ci hanno regalato a raccontarci la storia di quella loro alchimia capace di trasformare situazioni familiari e domestiche in oro musicale. Allo stesso modo l’agile scenografia di questa Trilogia d’Autunno, che guarda alla “spontaneità dei teatri itineranti,” come sottolinea il regista Ivan Alexandre, ci invita a concentrarci su tutta la modernità dello scavo psicologico che la musica mette in atto. La settimana lirica con cui Ravenna Festival corona la propria XXXIII edizione continua con la replica di Le nozze di Figaro, venerdì 4 novembre alle 20.30; Don Giovanni e Così fan tutte tornano invece al Teatro Alighieri rispettivamente il 5 e 6 novembre. Le produzioni vedono impegnata l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, guidata da tre giovani direttori accomunati dall’esser stati allievi dell’Italian Opera Academy di Riccardo Muti – nelle Nozze si cimenta Giovanni Conti. Il cast vocale conta invece Robert Gleadow, Ariana Vendittelli, Clemente Antonio Daliotti, Ana Maria Labin, Lea Desandre, Valentina Coladonato, Manon Lamaison, Norman D. Patzke, Paco Garcia.

Proporre i capolavori di Mozart e Da Ponte una sera dopo l’altra, come vuole la felice formula della Trilogia d’Autunno – della quale il Festival festeggia il decimo anno – significa permettere allo spettatore di apprezzare il fitto tessuto di legami, differenze, rimandi, evoluzione della scrittura musicale che unisce e al contempo distingue i tre titoli. E di percepire il complesso pensiero politico, filosofico e sociale sotteso a ognuno di essi, quella cultura “alta” del Settecento nella quale tanto Mozart quanto Da Ponte erano immersi, tanto da essere in grado di fare dell’amore la chiave di volta di un sistema che esplora innumerevoli sfaccettature dell’esperienza umana.

Ne Le nozze di Figaro, la folle giornata in quattro atti ha origine nel tentativo del Conte di Almaviva – il baritono Clemente Antonio Daliotti – di imporre lo ius primae noctis a Susanna (che ha il timbro di Arianna Vendittelli), cameriera della Contessa (Ana Maria Labin) e promessa sposa del Figaro di Robert Gleadow. È invece il mezzosoprano italo-francese Lea Desandre a vestire i panni dell’indimenticabile Cherubino, tra le principali forze motrici del turbinio di mariti beffati, scaltre dame di compagnia, nobilastri…completano il cast Manon Lamaison come Barbarina, Norman D. Patzke come Bartolo e Antonio, Valentina Coladonato come Marcellina e Paco Garcia come Don Basilio e Don Curzio. Al fortepiano siede Lars Henrik Johansen e i cori sono affidati alla compagnia di canto. Firma scene e costumi Antoine Fontaine, che con Ivan Alexandre cura anche le luci.

La Trilogia d’Autunno di Ravenna Festival, di cui Eni è partner principale, è resa possibile dal sostegno del Comune di Ravenna, della Regione Emilia Romagna e del Ministero della Cultura, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna.

Info e prevendite Biglietteria Teatro Alighieri 0544 249244 www.ravennafestival.org

Biglietti: da 20 a 75 Euro

I giovani al festival: under 18 5 Euro, under 30 sconto 50%

Con l’app gratuita Lyri sottotitoli e trama del libretto sono disponibili in diretta su smartphone, in italiano e inglese

Chi non potrà assistere alla Trilogia avrà la possibilità, a partire dall’11 novembre, di guardare gratuitamente gli spettacoli su ITsART, la piattaforma streaming dedicata all’arte e alla cultura italiana, al seguente link: https://bit.ly/3SweaHB

Le nozze di Figaro

opera comica in quattro atti di Lorenzo Da Ponte
musica di Wolfgang Amadeus Mozart

Il Conte di Almaviva  Clemente Antonio Daliotti

La Contessa di Almaviva  Ana Maria Labin

Figaro Robert Gleadow

Susanna  Arianna Vendittelli

Barbarina  Manon Lamaison

Cherubino  Lea Desandre

Bartolo/Antonio  Norman D. Patzke

Marcellina  Valentina Coladonato

Don Basilio/Don Curzio  Paco Garcia

direttore Giovanni Conti

regia Ivan Alexandre

scene e costumi Antoine Fontaine

luci Ivan Alexandre, Antoine Fontaine

Orchestra Giovanile Luigi Cherubini

fortepiano Lars Henrik Johansen

produzione Drottningholms Slottsteater di Stoccolma
in coproduzione con Château de Versailles Spectacles di Parigi

ripresa da Opéra National de Bordeaux,

Gran Teatro del Liceu Barcellona e Château de Versailles Spectacles,
Teatro Alighieri di Ravenna, Teatro Galli di Rimini e Teatro Verdi di Salerno