Una lettera indirizzata alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al Commissario Straordinario alla ricostruzione Francesco Paolo Figliuolo, al Presidente dell’Arera Stefano Besseghini, alla Presidente di Atersir Francesca Lucchi e per conoscenza al Presidente della Giunta regionale e Sub-Commissario alla ricostruzione Stefano Bonaccini per segnalare la forte criticità connessa alle agevolazioni tariffarie da disporre per gli utenti del servizio idrico integrato e rifiuti e per richiedere un provvedimento urgente.

E’ quanto hanno deciso di fare le rappresentanti del Consiglio d’ambito Atersir (l’Agenzia di regolazione dei servizi pubblici locali ambientali della Regione Emilia-Romagna), Sindaca Paola Pula, e la presidente del Consiglio locale Atersir, Sindaca Valentina Palli, in rappresentanza di tutti gli Amministratori locali della Provincia di Ravenna, per far presente agli organi di Governo la situazione di forte criticità legata alla totale assenza dei necessari provvedimenti di natura legislativa per consentire le agevolazioni tariffarie che sgravino la popolazione colpita dagli eventi alluvionali, con riferimento agli ingenti consumi di acqua potabile utilizzata dalle utenze per le pulizie straordinarie e ai rifiuti prodotti.

Esentare integralmente dal pagamento della tassa rifiuti per il 2023 i cittadini e le imprese colpiti dall’alluvione, questa la richiesta formulata al Governo per tutti i cittadini colpiti, a prescindere dal Comune di residenza, sollecitazione svolta anche per le utenze luce, acqua e gas.

 «Tutte le attività di natura regolatoria e tecnica di competenza dei soggetti preposti sono state già attuate, in maniera particolare da parte di Arera, Autorità di Regolazione dell’Energia le Reti e l’Ambiente – scrivono le Sindache – e hanno sin qui consentito la sospensione dei termini di pagamento per i clienti finali interessati dagli eventi, e individuati con appositi provvedimenti, fino all’ormai prossimo 31 ottobre. E’ stata inoltre disposta la costituzione di apposite quote di fondi generati mediante l’introduzione di componenti tariffarie temporanee e di natura solidaristica a livello dell’intero Paese, che consentirebbero di agevolare gli utenti senza generare aggravi per la finanza pubblica».

Nonostante questo, la situazione resta molto critica. «Per quanto riguarda il servizio idrico integrato – cita la lettera – gli utenti alluvionati hanno ricevuto e stanno ricevendo bollette di importi molto elevati, commisurati ai consumi anomali di acqua utilizzata nel periodo critico, avendo a loro beneficio un semplice provvedimento di sospensione dei termini di pagamento al 31 ottobre 2023. Per quanto riguarda il servizio gestione rifiuti urbani, dopo una lunga fase in cui i cittadini hanno dovuto disfarsi di oggetti di vario genere in quanto danneggiati irrimediabilmente, e i gestori di servizio pubblico hanno operato sul campo mediante raccolta, rimozione, recupero (ove possibile) e smaltimento dei rifiuti prodotti in quantità del tutto anomala, in un regime governato da specifiche ordinanze emesse dal Presidente della Regione Emilia-Romagna nella sua funzione di Commissario delegato per fronteggiare l’emergenza, oggi si sta tornando alla normalità sotto il profilo funzionale, ma in un contesto di incertezza generale circa le coperture economiche delle operazioni svolte dei gestori (su fondi collegati all’emergenza) e, per quanto riguarda le utenze, circa le coperture che dovranno trovare anch’essi ristoro in provvedimenti solidaristici e non sui Piani Economico-Finanziari dei Comuni che avrebbero, sotto questa ipotesi, incrementi sicuramente insostenibili».

Per questo le Sindache chiedono con forza al Commissario straordinario e al Governo «di assumere le norme e i provvedimenti di rango adeguato per consentire alle deliberazioni tecniche di dispiegare compiutamente i propri effetti a ristoro dei danni provocati dai drammatici eventi alluvionali che hanno colpito l’Emilia-Romagna nel maggio 2023. Rammentiamo, per completezza – concludono – che esigenze analoghe si pongono anche per quei territori della Provincia che hanno subito, oltre alla summenzionata alluvione, anche la tromba d’aria del 22 luglio scorso».